Editoriali

Gregorio Paltrinieri, ora è il tempo delle scelte. Avversari mai così forti: accoppiata con la 10 km ancora possibile?

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Dopo aver vinto tre Europei e due Mondiali di fila nei 1500 sl, oltre alle Olimpiadi di Rio 2016, per Gregorio Paltrinieri si è palesato il giorno che, prima o poi, arriva per tutti gli sportivi: quello della sconfitta.

Le condizioni fisiche rappresentano un’attenuante non da poco: difficile gareggiare con gastroenterite e febbre a 37.6. Il 23enne carpigiano, da vero uomo prima ancora che da immenso fuoriclasse, ha deciso di provarci ugualmente: “Dovevo difendere il titolo“, ha dichiarato nel dopo gara. Una scelta che gli fa onore.

Un interrogativo, tuttavia, sorge spontaneo: un Paltrinieri al 100% della forma avrebbe vinto? Non lo sapremo mai, tuttavia ai Mondiali dello scorso anno trionfò con un tempo leggermente inferiore a quello del tedesco Florian Wellbrock (appena 3 decimi), nuovo re dei 1500 europei.

La gara odierna ha emesso un verdetto che dovrà far riflettere il fenomeno italiano: dai tempi del cinese Sun Yang non si ritrovava di fronte degli avversari così validi ed agguerriti, oltretutto più giovani. L’emiliano ha tutto per riemergere e risollevarsi, ma a questo punto dovrà spingersi fino ai propri limiti, provando anche a superarli. Oggi Wellbrock, 20 anni, ha vinto in 14’36″15, mentre il record europeo di Paltrinieri è di 14’34″04: non siamo così lontani…L’ucraino Romanchuk ha fatto peggio di appena 73 centesimi rispetto al teutonico. Entrambi, inoltre, sono dotati di uno spunto veloce impressionante, da sempre punto debole dell’azzurro (anche se ha compiuto importanti miglioramenti dopo l’esperienza in Australia, così come nelle virate).

Il bi-campione del mondo, da sempre affascinato dalle nuove sfide, dovrà raggiungere la perfezione per avere la meglio su due avversari che da qui a Tokyo 2020 potranno progredire ancora. Viene da chiedersi se il ritorno al vertice nei 1500 sia conciliabile con la prospettiva di dedicarsi a tempo pieno anche alla 10 km dal 2019. Nelle poche apparizioni nelle acque libere di cui si è reso protagonista, Paltrinieri ha denotato uno scarso feeling a nuotare in gruppo ed a sgomitare in una disciplina dove il contatto fisico è ordinaria amministrazione. Una specialità che richiede tempo, allenamenti e carichi di lavoro differenti. Con quali conseguenze per i 1500 sl? La sconfitta odierna pone Gregorio di fronte ad un bivio: la rinascita parte anche da una scelta ponderata.

federico.militello@oasport.it





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