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Moto3, GP Austria 2018: tornerà Jorge Martin? Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio provano ad approfittarne

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Il Mondiale Moto3 è pronto a fare tappa a Zeltweg per il Gran Premio d’Austria 2018. Una fetta importante della gara, tuttavia, non si disputerà sui sali-scendi del Red Bull Ring, bensì in Spagna, a casa di Jorge Martin. L’ormai ex leader della classifica iridata, infatti, riuscirà a recuperare a tempo di record dall’infortunio di Brno ed a presentarsi al fine settimana austriaco? La domanda non è di semplice soluzione, ma è quanto mai importante, dato che lo spagnolo rimane il favorito d’obbligo per la caccia al titolo della classe più leggera.

La frattura del radio sinistro di Martin nel corso delle prove libere del venerdì del Gran Premio della Repubblica Ceca, ha già fatto la differenza in questo Mondiale Moto3. Il 20enne nato a Madrid, infatti, è stato costretto a saltare l’appuntamento di Brno, cedendo la vetta della classifica al nostro Marco Bezzecchi che, con il sesto posto conquistato, ora comanda con 3 lunghezze di vantaggio. Come se non bastasse, gli avversari per Martin si moltiplicano, con il suo compagno di team, Fabio Di Giannantonio, che si è portato a -14 punti, grazie al suo primo successo in carriera centrato proprio domenica. Senza dimenticare il suo connazionale Aron Canet, quarto in graduatoria a 4 lunghezze dal pilota romano.

In poche parole, quindi, il Mondiale Moto3 è assolutamente aperto e se, Martin, non sarà in grado di tornare in pista nemmeno in Austria, gli italiani potrebbero provare ad allungare in maniera sensibile, specialmente Bezzecchi. Tutto, o quasi, dunque, ruoterà attorno alle condizioni dello spagnolo. Conoscendo la tempra dei piloti, siamo certi che il classe 1998 farà di tutto per prendere parte al weekend di Zeltweg, ma non è affatto sicuro che i medici gli daranno il via libera. Nel caso che ciò avvenga, poi, sarà decisamente lontano dal 100% della sua forma, per cui prenderà parte ad una tre-giorni di vera e propria sofferenza fisica. Il suo obiettivo realistico, a meno di veri e propri miracoli sportivi, sarebbe quello di totalizzare qualche punto, per impedire ai rivali di fuggire in campionato.

Per Martin questo 2018 è molto simile ad un ottovolante, condito da grandi vittorie e altrettanto importanti frenate. Su 9 Gran Premi disputati (ovviamente non contando quello di Brno) il portacolori del team Gresini ha vinto in ben 5 occasioni (Losail, Austin, Mugello, Assen e Sachsenring) ma, parallelamente, ha incassato anche tre ritiri (Barcellona, Le Mans e Jerez de la Frontera) lasciando ancora in bilico un campionato che potrebbe dominare, sia per le sue qualità, sia per la bontà della sua Honda.

Chi si frega le mani, sportivamente parlando, sono Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio. Il riminese, dopo un periodo non troppo felice, è tornato in vetta alla classifica, sfruttando la vittoria di Termas de Rio Hondo in avvio di stagione, ed i cinque podi conquistati (con ben 4 secondi posti). Il romagnolo ha puntato sulla regolarità, ma se vorrà davvero puntare al bersaglio grosso dovrà centrare qualche successo di tappa. Quello che, finalmente, è stato in grado di agguantare il suo collega romano. Il “Diggia”, infatti, ha saputo sbloccarsi con la vittoria in terra ceca e, in un colpo solo, ha ravvivato le sue chance di titolo. Il suo distacco dalla vetta è di appena 17 punti e la sua fiducia potrebbe portarlo in alto.

La gara del Red Bull Ring, sarà un banco di prova interessante anche per Aron Canet ed Enea Bastianini. Lo spagnolo, infatti, è tornato a conquistare il podio con buona regolarità nelle ultime uscite e, come Di Giannantonio, sembra essersi messo alle spalle i due ritiri di Jerez e Barcellona ed i brutti risultati di quel periodo. Bastianini, invece, continua a non trovare il giusto bandolo della matassa. Le potenzialità di pilota e moto sono notevoli ma, per un motivo o per un altro, i risultati non arrivano. Nelle ultime quattro gare, però, è arrivato il primo successo, assieme ad un terzo e un quarto posto. Quattro “zero” in una stagione simile sono troppi, per cui per rimettersi in carreggiata (con un distacco di -36 punti) d’ora in avanti dovrà rasentare la perfezione.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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