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MotoGP, GP Gran Bretagna 2018: analisi qualifiche. Lorenzo e la Ducati volano su un asfalto infido. Disastro Yamaha

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Una giornata infinita quella vissuta sul circuito di Silverstone (Gran Bretagna), sede del 12° round del Mondiale 2018 di MotoGP. Un sabato davvero tempestoso per l’arrivo di un nubifragio che si è abbattuto su parte della pista del Northamptonshire e che ha causato, nel corso delle prove libere 4, una serie di cadute da parte di alcuni piloti.

Il più sfortunato è stato lo spagnolo Tito Rabat, pilota della Ducati del Team Avintia, centrato dalla Honda di Franco Morbidelli, a sua volta caduto nella famigerata curva 7, poco dopo l’iberico. La conformazione dell’asfalto ha portato ad un anomalo addensamento d’acqua, rendendo impossibile ai piloti la frenata. A finire sotto accusa è stata la famosa riasfaltatura della pista britannica poco drenante e con tante buche. Una situazione davvero al limite e preoccupante, pensando a domani. Le previsioni parlano di pioggia e se ci dovesse essere la medesima intensità odierna il rischio per i centauri sarebbe molto alto.

In un time attack disputato sull’umido/asciutto Jorge Lorenzo ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma. Era in difficoltà ieri: l’effetto “bumping” della pista gli rendeva difficoltoso l’inserimento in curva. Oggi però la quadra è stata trovata e guidando con grande sensibilità e facendo la differenza nel t4, l’iberico ha ottenuto la seconda pole dell’anno, la n.67 in carriera.

La Ducati dunque c’è e lo dimostra anche il secondo tempo odierno di Andrea Dovizioso. Per la Rossa è la prima doppietta in qualifica dal Mugello 2006. Il forlivese nei turni di libere ha messo in mostra un ottimo passo sull’asciutto però se domani dovesse piovere le incognite non mancheranno. Notoriamente però la D16 è andata forte con pista bagnata per cui è opportuno inserirlo nel roster dei favoriti. Lo stesso dicasi per Marc Marquez, oggi solo quinto, sempre performante in tutte le condizioni in cui si è esibito. Il leader del Mondiale correrà in difesa, potendo contare su un grande vantaggio rispetto ai rivali e vorrà evitare rischi ed eventuali imprevisti per raccogliere punti.

Il vero disastro è quello in casa Yamaha. Per un Johann Zarco che è terzo con la moto clienti, i due ufficiali hanno chiuso mestamente in undicesima e dodicesima posizione. Maverick Vinales e Valentino Rossi, che tanto bene avevano fatto nelle prove libere, sono evaporati. Lo spagnolo, velocissimo sull’asciutto, continua a denunciare grosse difficoltà quando la pista ha condizioni miste mentre Valentino è stato vittima di un pasticcio dei suoi tecnici: tornato ai box per cambiare moto ed effettuare l’ultimo tentativo, la M1 che avrebbe dovuto usare per fare il tempo non aveva le gomme giuste. Così ha perso tanti secondi e non è riuscito a effettuare l’ultimo giro lanciato. Su un tracciato nel quale partire dietro è un handicap, la corsa domenicale sarà in salita per il “Dottore”.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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