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MotoGP, le 5 risposte che dovrà darci il GP d’Austria

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Il rientro in pista dopo le vacanze estive non lascia tempo di respirare ai piloti e da Brno si passa immediatamente a Zeltweg per il Gran Premio d’Austria. Siamo giunti alla terza edizione della gara sul tracciato del Red Bull Ring e, soprattutto, siamo ufficialmente entrati nella fase cruciale del Mondiale MotoGP 2018. Dopo quanto visto in Repubblica Ceca gli spunti sono davvero numerosi e di grande interesse. Andiamo ad analizzare le questioni più importanti.

1 Marc Marquez è pronto per lo scatto decisivo verso il titolo iridato?

+49. Lo scriviamo anche in lettere: quarantanove punti di vantaggio. Questo è il margine di Marc Marquez nei confronti del suo più immediato inseguitore in classifica generale: Valentino Rossi. Mancano ormai nove appuntamenti al termine della stagione, per cui il campione del mondo in carica cercherà di forzare i tempi per chiudere i discorsi e centrare in anticipo il suo quinto titolo iridato nella classe regina. Per lo spagnolo questo finale di campionato sembra davvero puntare verso una comoda discesa, sia per il suo livello, sia per i punti di margine, sia perchè gli avversari, per un motivo o per un altro, non appaiono credibili. Per questo, quindi, al Cabroncito non sarà nemmeno richiesto di forzare o cercare la vittoria a tutti i costi, come visto a Brno, per cui potrà gestire rivali e situazioni dall’alto del suo vantaggio.

2 Il Red Bull Ring sarà ancora casa Ducati?

Da quando si è tornati a correre sul tracciato situato tra le cittadine di Zeltweg e Spielberg, il gradino più alto del podio è stato monopolizzato sempre e solo dalla scuderia di Borgo Panigale. Nel 2016 fu Andrea Iannone a tagliare il traguardo davanti ad Andrea Dovizioso che, com’è ben noto, si è rifatto dodici mesi fa, dopo un emozionante corpo a corpo con Marc Marquez, risolto proprio all’ultima curva. Il layout del circuito di proprietà della Red Bull si sposa in maniera perfetta con le caratteristiche della Desmosedici, dato che richiede potenza, curve da ripartenza e trazione. Dopo quanto visto a Brno, si può tranquillamente prevedere il terzo successo consecutivo per la moto bolognese in Austria, ma i rivali, Honda in primis, non mancheranno. In caso di vittoria Ducati, inoltre, si potrebbero riaprire interessanti scenari, anche, a livello di classifica generale.

3 La Yamaha saprà avvicinarsi a Honda e Ducati?

La grande domanda di questa stagione. La scuderia di Iwata sta rincorrendo le due rivali dirette da tempo ormai immemore con risultati, va detto, ben poco soddisfacenti. I problemi che Valentino Rossi e, soprattutto, Maverick Vinales, si trascinano da oltre un anno, sono ancora presenti. Probabilmente sono stati limati, almeno in parte, ma non si sono certo volatilizzati. Il divario in fatto di competitività e prestazioni c’è e lo si vede ad ogni appuntamento. Senza un “Dottore” in stato di grazia l’andamento sarebbe letteralmente da mani nei capelli. Da mesi, poi, i due piloti confidavano nella gara di Brno (che arrivava dopo la sosta estiva) per poter usufruire delle novità a livello di elettronica (vero tallone d’Achille della M1) che avrebbero dovuto far fare l’ultimo salto di qualità alla Yamaha. Purtroppo, però, di novità ne sono arrivate ben poche, e la situazione, come si è visto anche nei test di lunedì, è cambiata in minima parte, Un vero smacco per una scuderia così importante che non vince da addirittura 21 gare. Come se non bastasse si va a correre sul Red Bull Ring, uno dei tracciati peggiori in assoluto per la moto giapponese. Con questi presupposti c’è davvero poco su cui sperare per Rossi e Vinales, per un fine settimana che si annuncia davvero complicato e che, almeno sulla carta, potrebbe sancire la fine delle speranze in ottica Mondiale per il numero 46.

4 Andrea Dovizioso potrà tornare in lotta per il Mondiale?

Se Valentino Rossi ha poche chance di gloria con un gap di 49 punti nei confronti di Marc Marquez, Andrea Dovizioso ne ha addirittura di meno, contando che il suo ritardo parla di 68 punti nei confronti del campione del mondo. A differenza del pesarese, tuttavia, Dovizioso ha un enorme vantaggio: ha a disposizione una moto che può permettergli di puntare alla vittoria su ogni tracciato. In questo 2018 lo si è visto ad ogni appuntamento, ma ai due piloti è mancata, e non poco, la continuità di risultati. Il romagnolo, che da sempre aveva fatto della regolarità il suo modo di correre, quest’anno è incappato in tre “zero” che, con il senno di poi, sono pesanti come macigni. Il suo distacco è ampio, sì, ma non è incolmabile. Sicuramente, però, da questo momento fino a Valencia il forlivese dovrà vincere con frequenza e, soprattutto, sperare in qualche harakiri del campione del mondo. Se Marquez, infatti, continuerà con questo passo, nessuno potrà mettere minimamente in discussione il suo ennesimo titolo.

5 Valentino Rossi riuscirà a centrare il primo successo al Red Bull Ring?

Il dato è davvero eclatante, ma è vero: Valentino Rossi non ha mai vinto in Austria. Il “caso” si spiega con il fatto che il “Dottore” abbia corso su questo tracciato in sole quattro occasione, dato che vi ha preso parte nel 1996 e 1997 ai tempi della classe 125 e negli ultimi due anni in MotoGP. Il nove volte campione del mondo, dunque, cerca di “espugnare” Zeltweg per allungare la sua incredibile striscia di vittorie nazione per nazione. L’impresa non sarà semplice dato che, come detto, la sua moto non lo asseconda e il tracciato non è propriamente il preferito dal pilota di Tavullia. Nella classe regina, addirittura, non è ancora salito nemmeno sul podio, con un quarto ed un settimo posto dal 2016 ad oggi. Riuscirà a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro del Red Bull Ring?

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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foto: Valerio Origo

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