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Nuoto, Arianna Castiglioni e Federico Burdisso che firme tra i grandi! Il ritorno della lombarda ed il colpo gobbo dell’esordiente

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Una giornata che ci rimarrà nel cuore e nella mente? Forse no, però le 5 medaglie (1 oro e 4 bronzi) di questo day-3 a Glasgow, nella rassegna continentale natatoria, qualcosa hanno lasciato e non sono certo aspetti banali.

Tra gli atleti azzurri saliti sul podio ce n’è una che sembrava un po’ dispersa dopo che, nel 2014 a Berlino, proprio in una campionato europeo, seppe centrare il podio nei 100 rana donne. Stiamo parlando di Arianna Castiglioni. Quest’oggi la 21enne di Busto Arsizio ha risposto presente, mettendo in mostra una nuotata aggressiva fin dal primo 50 metri (31″13), chiudendo in terza posizione in 1’06″54, abbondantemente il suo personale (il precedente era 1’06”91 registrato agli Assoluti di Riccione e ripetuto sabato in semifinale)

Una gara di coraggio e determinazione al cospetto del gotha europeo della distanza: Yuliya Efimova e Ruta Meilutyte. Arianna è giunta sul terzo gradino del podio ma il piglio dimostrato e la voglia di lottare fino all’ultimo metro, facendo tremare anche un po’ la lituana, non sono cose da poco.

Un bronzo dai mille significati, dietro il quale c’è tanto lavoro e voglia di risalire nonostante i tanti infortuni ne abbiano minato la crescita. Da Berlino a Glasgow un viaggio lungo, irto di ostacoli ma concluso con il sorriso. Sempre in Scozia è sbocciato uno che vuol costruirsi un futuro di grande qualità dentro e fuori la vasca nel Devon (in Inghilterra). Ci riferiamo a Federico Burdisso, uno dei volti nuovi di questa compagine, classe 2001.

Nel college inglese in cui studia il nuoto è importante ma anche la formazione personale. Un ragazzo che a 17 anni dimostra grande maturità e quando entra in acqua si scatena. I suoi passaggi “televisivi” erano ormai noti ma oggi in teoria non ci sarebbe dovuto essere nella finale dei 200 farfalla uomini, primo degli esclusi ieri.

E invece la rinuncia di James Guy, per cimentarsi nella 4×200 sl (oro per i britannici e bronzo per gli azzurri), gli ha regalato una chance da ripescato. Una possibilità che l’atleta nostrano non si è lasciato sfuggire. Con il punto di riferimento del siluro magiaro Kristof Milak davanti a sé, su passi da extraterrestre, Burdisso si è esaltato e pur essendo allo strenuo delle forze in quella ultima vasca, che per chi nuota a delfino non sembra finire mai, ha centrato la medaglia con un primato personale polverizzato (1’55″97, record italiano juniores). Una prestazione da lasciare senza fiato su cui ci si potrà ancora lavorare, a caccia del record italiano di Giacomo Carini (1’55″40).

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: OASport

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