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Nuoto di fondo, Europei 2018: Arianna Bridi, l’oro della tenacia a Glasgow

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Gli Europei di Glasgow (Gran Bretagna) sono andati in archivio ed è tempo di bilanci per quanto concerne i colori azzurri del nuoto di fondo. L’Italia ha concluso la propria avventura nel lago di Loch Lomond con 1 oro, 1 argento e 2 bronzi. Quattro medaglie, due delle quali sono arrivate dalla 25 km, la gara più impegnativa del programma.

Una distanza che ha premiato Arianna Bridi. La nuotatrice nostrana, due volte bronzo a Budapest l’anno scorso ai Mondiali nella 10 e nella 25 km, voleva riscattarsi dopo aver deluso nelle gare precedenti della rassegna continentale. Lei, campionessa in carica della Coppa del Mondo 2017 della dieci chilometri, puntava ad un ruolo di primo piano ed il quarto ed ottavo posto delle prime due esibizioni nelle acque libere britanniche avevano lasciato l’amaro in bocca.

E così nell’ultimo giorno il trionfo, frutto di intelligenza e di tenacia. Una gara condizionata dall’errore incredibile dell’olandese Sharon van Rouwendaal la quale, nelle fasi concitate, ha sbagliato clamorosamente la rotta da seguire all’altezza della boa di virata. L’orange, grande favorita della vigilia ed oro nella 5 e nella 10 km, si è esibita in una rimonta ai limiti del paranormale, recuperando 1’10” di svantaggio rispetto alla Bridi ed alla francese Lara Grangeon, davanti a tutte in quel momento.

E così Arianna ha giocato d’astuzia rinunciando al tentativo di azione in solitaria e pensando ad un arrivo allo sprint, avendo più energie. Una tattica vincente che ha permesso al Bel Paese di sorridere, dopo che precedentemente Matteo Furlan si era portato a casa un bronzo prestigioso alle spalle dell’ungherese Kristóf Rasovszky (grande protagonista di questa competizione con 2 ori e 1 argento) e del russo Kirill Belyaev, battendo il campione del mondo ed europeo in carica della specialità Axel Reymond.

Una spedizione completata dalla prestigiosa medaglia d’argento di Giulia Gabbrielleschi nella 10 km (distanza olimpica), preceduta dalla van Rouwendaal, e dal bronzo di una Rachele Bruni, argento a Cinque Cerchi a Rio 2016 nella 10 km, mai doma e sempre pronta a raccogliere qualcosa di importante. Un bottino di tutto rispetto soprattutto per quanto hanno saputo fare le ragazze mentre nel settore maschile, probabilmente, qualcosa in più era lecito aspettarselo.





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: profilo twitter Coni

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