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Nuoto, Europei 2018. IL PAGELLONE: Quadarella stellare! Miressi fa ben sperare, Paltrinieri ingolfato

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SIMONA QUADARELLA 9.5: Manca veramente pochissimo alla gara perfetta. La mezzofondista romana sbaraglia il campo negli 800 stile, togliendo un altro pezzo di Alessia Filippi dal libro dei record italiani. Autoritaria, quasi spietata: mulina le braccia come se non ci fosse un domani ed è fluida nel ritmo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: vittoria strepitosa!

ALESSANDRO MIRESSI 8.5: Migliora il personale in semifinale e vola in finale da favorito nella gara regina. Sembra volare sull’acqua: nuotata potente ma allo stesso tempo agile. Esce dall’acqua con un pizzico di amaro in bocca perché voleva il record italiano e questo, nel giorno in cui va in finale nei 100 stile con il personale e vincendo la semifinale davanti a Metella e al campione in carica Luca Dotto. Incontentabile

LUCA DOTTO 6.5: Vittima di un problema allo stomaco nella notte rischia di non qualificarsi in semifinale ma, una volta superato il primo turno, riesce a piazzare la zampata e a qualificarsi per una finale nella quale ha un titolo da difendere, la terza europea in carriera. Poteva andare peggio.

LORENZO ZAZZERI 5: Niente di nuovo per il toscano che si ferma a 49″25, confermando ciò che aveva mostrato in stagione. Serve di più per entrare nell’elite mondiale della specialità.

IVANO VENDRAME 4.5: Impalpabile la sua partecipazione alla gara individuale. Idem comse sopra con qualche aggravante in più. Non è tempo da grande protagonista della velocità, quello fatto segnare in batteria.

ARIANNA CASTIGLIONI 7.5: Seconda nelle batterie del mattino alle spalle di Meilutyte, seconda nelle semifinali del pomeriggio alle spalle di O’Connor. Sul podio europeo c’è già salita e un ritorno non farebbe male ma una fra Efimova, Meilutyte e O’Connor se la deve mettere alle spalle per conquiistare la medaglia. Difficile ma non impossibile: la condizione c’è.

MARTINA CARRARO 6.5: E’ venuta a Glasgow per centrare due finali e il primo obiettivo è centrato. Lotta con i denti e con le unghie e alla fine viene premiata e domani potrà cercare di dire la sua in un bel palcoscenico.

FEDERICO BURDISSO 7: Tra i più giovani della Nazionale e tra i più combattivi in una gara massacrante. Sfrontato, deciso, il farfallista italiano ci prova ad entrare nella prima finale europea della carriera nei 200 farfalla e la manca per poco ma per lui solo applausi. Ne risentiremo parlare, eccome.

FILIPPO BERLINCIONI 6: Strappa per il rotto della cuffia la qualificazione in semifinale dei 200 farfalla, poi si migliora al pomeriggio, sfiorando soltanto il personale. Deve lavorare tanto ma può regalarsi belle soddisfazioni.

CARLOTTA ZOFKOVA 8: Sceglie il palcoscenico migliore per conquistare il primo record italiano in carriera. Per lei quella conquistata a sorpresa nei 50 dorso è la quarta finale europea consecutiva: da sei anni è protagonista nelle gare continentali e sta vivendo la sua stagione migliore,  ion attesa che arrivino i “suoi” 100.

SILVIA SCALIA 7: Uno dei record italiani più brevi della storia. Si illude di poter andare in finale, poi è proprio la compagna Zofkova a negargli questa gioia e a togliergli il primato nazionale fatto segnare pochi minuti prima. Non facile riprendersi.

GREGORIO PALTRINIERI 5: Gara senza particolare mordente, quasi abulica del campione modenese che domani deve invertire la tendenza per vincere il suo quarto titolo europeo consecutivo. Le sensazioni non sono buone ma lui sembra tranquillo e classe ed esperienza non gli mancano di certo.

DOMENICO ACERENZA 6: Dopo il flop dei 400, riesce almeno a centrare la finale nei 1500 ma il calabrese non è quello brillante visto a Riccione e anche a Tarragona. Ci deve essere stato qualche bug nella preparazione del grande evento stagionale: tutta esperienza.

FABIO SCOZZOLI 7: Avrebbe dovuto sbriciolare il record italiano di Martinenghi per salire sul podio di una gara stratosferica e forse non sarebbe nemmeno bastato. Invece fa la sua gara, gagliarda e solida, chiude a 16 centesimi dal personale, quinto in Europa dopo sei anni dal trionfo di Debrecen. Lascia ben sperare per i 50.

ILARIA BIANCHI 6.5: Le manca davvero pochissimo per centrare il terzo podio consecutivo agli Europei nei 100 farfalla. Prima parte velocissima, seconda meno brillante e arrivo poco efficace. E’ lì che lascia i centesimi che le costano il quarto posto.

ELENA DI LIDDO 8.5: Finalmente! La pugliese esprime tutte le sue potenzialità e si prende una medaglia che è il sogno di una vita. Arriva al momento giusto la sua zampata che le permette proprio in extremis di sopravanzare colei che la batteva sempre fino all’anno scorso, la compagna e rivale Ilaria Bianchi. Con lei gioisce tutta la Puglia.

FEDERICA PELLEGRINI 6.5: 1’56” lanciato senza preparazione significa che questa gara resta nelle sue corde e che riprendere non sarà un problema. Non serve aggiungere altro.

FILIPPO MEGLI 5.5: Da lui ci si attende di più dell’1’47″48 con cui apre la neonata staffetta 4×200 mista. Un po’ preoccupante in vista di gara individuale e staffetta 4×200 maschile di domani.

ALESSIO PROIETTI COLONNA 6.5: Promettente, il ragazzo. Fa meglio al mattino al lancio che al pomeriggio lanciato ma si migliora e già questa è una buona notizia e sembra in rampa di lancio per un futuro radioso.

MARGHERITA PANZIERA 6.5: Si riconverte allo stile libero per necessità e questa è la notizia triste. Non c’è una italiana credibile sui 200 stile che sono stati feudo azzurro fino all’altro ieri. Nuota 1’59” lanciato e non è niente male. Condizione strepitosa.

 





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