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Nuoto, Europei 2018. IL PAGELLONE: Restivo: la medaglia coi baffi. Cusinato a un passo dal mito

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MARGHERITA PANZIERA 7: Tranquilla in mattinata, scatenata al pomeriggio con una grande semifinale che la fa avanzare con il miglior tempo. Domani si gioca l’oro con Ustinova.

CARLOTTA TONI 5.5: Non è la sua gara ma lei si impegna comunque anche se il tempo che esce è alto. Paga la stanchezza per le fatiche dei giorni precedenti.

LUCA DOTTO 4: Fallisce l’ingresso in finale ampiamente alla sua portata nei 50 stile e poi sbaglia clamorosamente il lancio della staffetta stile mista precludendo la possibilità di conquistare una medaglia.

ALESSANDRO MIRESSI 7: Nuota su buoni livelli il 50 stile pur senza ottenere la qualificazione e dà il suo apporto alla staffetta mista riportandola a galla dopo il mezzo disastro di Dotto.

ANDREA VERGANI 8.5: Sbriciola il record italiano di Orsi e vola in finale nei 50 stile con il secondo tempo di qualificazione. Entra di diritto nella schiera dei ragazzi terribili di Glasgow.

LORENZO ZAZZERI 6: Il suo lo fa, nuotando un tempo che, senza la regola dei due atleti per nazione lo porterebbe in semifinale. Da rivedere ma combattivo.

ELENA DI LIDDO 5.5: Scarica e poco reattiva, dopo la medaglia nei 100. Sembra non crederci in finale perché ha finito le energie.

ILARIA BIANCHI 6: Anche lei fuori in semifinale ma con il personale in una specialità che non ama particolarmente.

PIERO CODIA 6: Acciuffa la finale per un soffio dopo aver strabiliato in batteria. Non si capisce bene cosa sia cambiato tra mattina e pomeriggio ma lui lascia in piscina quasi un secondo e riesce comunque ad entrare in finale.

MATTEO RIVOLTA 5: Poco reattivo, poco efficace nella nuotata, lontano dalla migliore condizione. Lascia un piccolo segno superando il primo turno ma poi si fa da parte.

FEDERICO BURDISSO 6: Non riesce a ripetere l’exploit di Roma nei 100 farfalla quando era sceso sotto la barriera dei 52” pagando dazio alla fatica mentale e fisica dei 200 ma non si risparmia.

ARIANNA CASTIGLIONI 8: Migliora il record italiano dei 50 rana al mattino, poi al pomeriggio non si ripete in termini cronometrici ma ottiene una bella qualificazione alla finale

MARTINA CARRARO 7: Missione compiuta. Conquista la doppia finale europea ed è già un buon risultato ma ha nel mirino alcune finaliste, difficile inserirsi nella lotta medaglia

GREGORIO PALTRINIERI 7: Pur ancora debilitato dal virus scala una posizione e si inserisce alle spalle di Romanchuk in una sfida destinata a ripetersi altre volte.

DOMENICO ACERENZA 5.5: Mai veramente in gara. Non possono bastare due finali a salvare l’Europeo del calabrese da cui, viste le premesse, ci si aspettava qualcosa in più.

FABIO SCOZZOLI 8.5: Torna sul podio a livello individuale a 30 anni e sei anni dopo l’ultima medaglia. I 50 oggi sono la sua gara e lui la interpreta bene anche se non con una partenza perfetta.

MATTEO RESTIVO 8.5; Un bronzo inatteso e per questo ancora più sfavillante per il friulano trapiantato a Firenze. Gara d’assalto, classica di quando sta bene fisicamente

LUCA MENCARINI 6.5 Ritrova prima la nazionale e poi una finale dove non riesce ad essere protagonista fino in fondo ma il percorso di risalita è iniziato.

ILARIA CUSINATO 8.5: Record italiano ritoccato ancora e ancora un argento che raddoppia il bottino della veneta, sospesa fra rammarico (poco) e gioia per la doppietta nei misti

GIADA GALIZI 6: anche lei svolge il compito tutto sommato al meglio nella frazione di staffetta dove cerca di limitare al massimo i danni

 

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