Nuoto
Nuoto, Europei 2018. La sfida più difficile per Gregorio Paltrinieri: 1500 metri di battaglia con Romanchuk
Scende in vasca domani per la prima gara del suo Europeo, per lui la più importante, Gregorio Paltrinieri, il campione di tutto che punta al quarto oro consecutivo nella gara più lunga: i 1500 stile libero. Due volte campione del mondo, tre volte campione continentale, Paltrinieri sa bene che questo è una rassegna a rischio per tanti motivi: perché la preparazione è stata diversa da tutti gli altri anni, vista la sua esperienza prolungata in Australia tra ottobre e marzo, e perché gli avversari si sono ulteriormente rafforzati rispetto allo scorso anno.
I 1500 stile, però, sono casa sua e il modenese promette battaglia nella vasca di Glasgow. L’ucraino Romanchuk, avversario sulla carta numero uno dell’azzurro, è piaciuto oggi nella batteria dei 400 sl, sempre in controllo e capace di mettere tutti gli avversari in fila pur senza forzare dal punto di vista del ritmo. L’impressione è che la sfida si giocherà sui particolari, sui quali Paltrinieri ha lavorato molto in Australia. Nelle ultime sfide Romanchuk guadagnava in virata e in subacquea e perdeva nella fase nuotata rispetto a Greg. Ora potrebbe perdere qualcosa in meno in quest’ultima ma non essere così forte nelle parti di raccordo della gara.
Da tenere d’occhio fin dalle batterie anche il tedesco Wellbrock che ha stupito tutti a marzo facendo segnare il primo crono mondiale stagionale: va testata la sua condizione, visto che sono passati quattro mesi da quel momento ma c’è da giurare che anche il teutonico vorrà inserirsi nella lotta per le medaglie dalla quale potrebbe invece uscire l’Acerenza poco brillante visto oggi nei 400 metri ma i 1500 sono un’altra gara.
Gregorio vuole ribadire la propria leadership in una gara che ama visceralmente e che gli ha regalato grandi soddisfazioni. “Voglio vincere sempre” ha dichiarato a più riprese nei giorni scorsi. Ci proverà ma non è detto che possa riuscirci con la facilità di altre volte ma l’azzurro ha abituato a portare a termine anche missioni impossibili e stavolta appare la più difficile di tutte, almeno in Europa.
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