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Nuoto, Europei 2018: le speranze di medaglia dell’Italia. Paltrinieri e Quadarella guidano la truppa del Bel Paese

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Il Tollcross International Swimming Centre di Glasgow (Gran Bretagna) sarà presto teatro di sfide in piscina roventi. Dal 3 al 9 agosto prenderanno il via gli Europei di nuoto e l’Italia non vorrà deludere le attese. La Nazionale guidata dal direttore tecnico Cesare Butini vanta una grande tradizione nella rassegna continentale ed il terzo posto nel medagliere dell’edizione 2016 a Londra (5 ori, 7 argenti e 5 bronzi nelle gare in piscina) parla chiaro.

LE ASSENZE – Quest’anno, probabilmente, non sarà altrettanto facile. Le defezioni di Gabriele Detti e Nicolò Martinenghi peseranno su quel che potranno fare gli azzurri in vasca. In particolare, il campione del mondo degli 800 stile libero a Budapest, due volte bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016 (400-1500 stile libero), mancherà anche alla staffetta 4×200 sl, che due anni fa conquistò un magnifico bronzo, grazie ad un ultimo 50 metri pazzesco del livornese. Inoltre, la volontà di cimentarsi nei 100 sl di Federica Pellegrini, abbandonando i suoi 200 sl, hanno tolto al Bel Paese una chance di medaglia importante per il tesoretto italiano.

LA CERTEZZA PALTRINIERI  Tuttavia, le possibilità di medaglia non sono poche. In primis, il nostro Gregorio Paltrinieri partirà come al solito per vincere negli 800 sl e nei 1500 sl, confermando i titoli continentali di due stagioni fa e prendendosi anche una piccola rivincita nei confronti dell’ucraino Mykhailo Romanchuk, uscito vittorioso dal confronto con Greg negli Europei in vasca corta di Copenhagen (Danimarca), disputatisi a dicembre 2017. Non sarà facile per il campione nostrano, dopo una stagione vissuta in parte in Australia per ricaricare le pile dopo il trionfo in Ungheria. Paltrinieri però è un fuoriclasse e vorrà toccare per primo la piastra ancora una volta, non sottovalutando il citato Romanchuk ed anche il giovane tedesco Florian Wellbrock, autore del miglior tempo dell’anno nei 1500 sl.

LA CONSACRAZIONE DELLA QUADARELLA – Gli stessi propositi di Greg riguardano anche un’atleta in grande crescita. Ci riferiamo a Simona Quadarella. La romana, che abbiamo scoperto a Budapest l’anno scorso grazie al bronzo iridato nei 1500 sl, punta ad affermarsi nella piscina scozzese nelle specialità di resistenza dello stile libero (400-800-1500 metri). La sfida alla tedesca Sarah Kohler è lanciata e l’azzurra è desiderosa di seguire lo stesso percorso del carpigiano. Il primo tempo delle iscritte delle 30 vasche ed il secondo delle 16 promettono grandi cose, pensando ad una nuotatrice che può regalare e regalarci forti emozioni.

LE RIVELAZIONI PANZIERA-CUSINATO – Pronte a centrare la top3 Margherita Panziera ed Ilaria Cusinato. La 22enne di Montebelluna, dopo la medaglia continentale ottenuta a Copenhagen, sembra aver compiuto un definitivo step in avanti. I primati italiani nei 100 e 200 dorso hanno permesso alla sempre sorridente atleta nostrana di togliersi grandi soddisfazioni. In particolare, il 2’07″16 del Trofeo Settecolli 2018 rappresenta una prestazione da podio a livello europeo. Un dato che rinfranca, anche pensando ai problemi della lady di ferro Katinka Hosszu, in cerca di stabilità dopo la separazione dal marito-coach Shane Tusup. Lo stesso dicasi per la 18enne, allieva di Stefano Morini, grande interprete dei misti e detentrice del nuovo primato italiano dei 200 metri (2’10″92) e della seconda prestazione mondiale dell’anno nei 400 metri (4’34″65), dietro solo alla formidabile giapponese Ohhashi (4’30″82). Una ragazza, anche lei sul podio in Danimarca, che nonostante l’impegno dell’esame di maturità sta crescendo in maniera esponenziale e la sua candidatura alle medaglie non è certo campata in aria.

SCOZZOLI E LE STAFFETTE – Ci sono aspettative anche per Fabio Scozzoli e le staffette. Il romagnolo, tornato in auge grazie alle medaglie conquistate nei citati Europei in vasca corta, vuol confermare la sua posizione di riferimento anche nella piscina da 50 metri anche se non sarà affatto facile. Al di là dell’inarrivabile padrone di casa Adam Peaty, i russi Kirill Prigoda, Anton Chupkov e l’olandese Arno Kamminga nella rana saranno gli avversari principali. Fabio, secondo nella graduatoria degli iscritti nei 50 metri, ha l’obiettivo del podio ed è doveroso considerarlo. In merito alle prove a squadre, anche in questo caso i piani sono ambiziosi. Nei campionati europei 2016 a Londra il contributo delle prove riservate alle squadre non fu certo trascurabile: 5 argenti ed 1 bronzo. Le aspettative sono quelle di ripetere certi riscontri anche se non sarà semplice per la concorrenza rappresentata dalla compagine britannica e da quella russa, favorite per aggiudicarsi il medagliere di questa competizione. Nella 4×100 stile libero maschile, ad eccezione della Russia che può vantare ben 4 atleti nella top10 europea stagionale guidata da Vladimir Morozov (47″75), la formazione nostrana vuol farsi valere. Puntando sull’astro nascente Alessandro Miressi (48″25), sulla consistenza di Lorenzo Zazzeri e di Ivano Vendrame e sull’esperienza di Luca Dotto, il quartetto italico è pronto a raccogliere la sfida. Più difficile il target medaglia per la 4×100 sl femminile che pur contando su una Pellegrini, votata alla velocità in quest’annata di transizione per lei, dovrà fare a meno di una frazionista di valore come Silvia Di Pietro, fondamentale per il suo apporto alla causa. Tuttavia, la campionessa di Spinea, insieme all’affidabile Erika Ferraioli ed alle motivate Giada Galizi, Lucrezia Raco e Laura Letrari, vorrà centrare il massimo possibile. Stessa prospettive anche nelle divertenti staffette miste a stile libero, nelle quali ci si possono aspettare grandi risultati ma dipenderà anche dalla concorrenza e da chi si esibirà in acqua.





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Credit La Presse

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