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Nuoto, Europei 2018: Luca Pizzini e 4×100 mista mista sono di bronzo nella quarta giornata

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Va in archivio una quarta giornata negli Europei 2018 di nuoto a Glasgow (Gran Bretagna) in cui l’Italia conquista due medaglie di bronzo, cogliendo anche alcuni pass per le finali in programma domani. Andiamo a scoprire i riscontri del day-4 nel dettaglio.

200 farfalla donne (finale)

Aveva rinunciato ai 1500 stile libero l’ungherese Boglarka Kapas e la sua scelta è stata premiata vista la vittoria in questi 200 farfalla un po’ anomali per le assenze dell’altra magiara Katinka Hosszu e della spagnola Mireia Belmonte. Kapas che si è imposta in 2’07″13 venendo fuori nell’ultima vasca, sorprendendo tutte le rivali. Seconda piazza per la russa Svetlana Chimrova (2’07″33) e solo terza la padrona di casa Alys Thomas (2’07″42), tra le favorite della vigilia al pari della tedesca Franziska Hentke (2’07″75). Settima ed ottava posizione per le due azzurre Ilaria Cusinato (2’08″91) ed Alessia Polieri (2’09″25) che peggiorano i tempi delle semifinali, non gestendo bene lo sforzo in questo atto conclusivo.

100 dorso uomini (finale)

Inutile negarlo c’è un po’ di delusione in questa gara. Ci si aspettava qualcosa di bello da Simone Sabbioni che, forse, esagera nel passaggio dei 50 metri (25″60), perdendo poi progressivamente nell’ultima parte di gara. Se il romagnolo avesse ripetuto infatti il crono delle semifinali avrebbe un colto un bronzo che invece è finito tra le mani del greco Apostolos Christou (53″72) mentre l’azzurro ha concluso quinto in 53″85, con lo stesso tempo di Thomas Ceccon, autore di una gara molto equilibrata e al personale (record italiano juniores). Oro che è andato invece al fantastico russo Kliment Kolesnikov con il crono di 52″53 (nuovo record del mondo juniores) a precedere il connazionale Evgeny Rylov in una sfida bellissima in cui l’acquaticità del vincitore ha prevalso.

100 dorso donne (semifinali)

Un dorso dove i giochi sono decisamente aperti quello delle donne. La migliore è stata la russa Anastasiia Fesikova (59″38) ma domani si preannuncia una lotta fino all’ultimo sangue per la presenza della campionessa olimpica in carica Hosszu (59″67) e le azzurre pronte a sfruttare l’occasione. Eccellente Carlotta Zofkova che abbatte il muro dei 60″ siglando il suo nuovo personale di 59″88 (terzo tempo dell’overall) mentre la primatista nazionale Margherita Panziera è quinta in 59″90 con un evidente errore tecnico nella virata che le ha fatto perdere terreno, riuscendo a rimediare. L’atleta di Montebelluna, curando maggiormente questi aspetti, potrebbe regalarsi un sogno.

200 stile libero uomini (semifinali)

Molto bene Filippo Megli che entra in finale uguagliando al centesimo il suo personale: 1’46″70. Una gara coraggiosa quella dell’azzurro che ha cercato di seguire il lituano Danas Rapsys nella seconda heat, salvo cedere nell’ultimo 50 metri, ma chiudendo in modo comunque positivo. Quarto tempo nel computo complessivo per l’azzurro che domani si tuffa per una medaglia. Ovviamente il britannico James Guy ed i russi Mikhail Dovgalyuk e Mikhail Vekovishchev gli altri pretendenti al podio.

200 rana donne (semifinali)

200 rana donne che non sorridono ai colori azzurri. Anna Pirovano (2’29″21) e Francesca Fangio (2’28″52) realizzano il 15° e 14° crono di queste semifinali e guarderanno domani una finale nella quale Yuliya Efimova è pronta a monopolizzare la scena: 2’23″49 per la russa e un’impressione di superiorità notevole. Proveranno a metterle il bastone tra le ruote la britannica Molly Renshaw (2’24″39) e la danese, primatista del mondo, Rikke Moeller Pedersen (2’24″56).

50 farfalla uomini (semifinali)

Essere esordiente non condiziona troppo Andrea Vergani. L’azzurro entra nella finale dei 50 farfalla uomini con il crono di 23″37 (quinto) e migliorando sensibilmente il proprio personale (23″61 realizzato in batteria). Non brillantissimo in partenza ma una progressione nel secondo 25 metri davvero notevole per lui. Come da pronostico, miglior tempo per l’ucraino Andriy Govorov (22″85), unico a scendere sotto il limite dei 23″, ma attenzione al padrone di casa Benjamin Proud (23″01) che in una finale tesa come questa potrebbe piazzare il colpo. Niente da fare invece per Piero Codia (23″63), 13° e lontano dai suoi migliori crono. Del resto è noto che la sua gara saranno i 100 delfino.

200 stile libero donne (finale)

Una Francia in formato Charlotte Bonnet. I transalpini conquistano la terza medaglia d’oro in vasca per merito della classe ’95 che quest’anno ha compiuto il definitivo salto di qualità. La vittoria di questa finale in 1’54″95 è di livello mondiale ed accredita questa atleta per quel che sarà il futuro. Ancora una volta l’olandese Femke Heemskerk finisce dietro (1’56″72) rischiando di cedere anche l’argento ad un’ottima Anastasia Guzhenkova (1’56″77), in grande rimonta nell’ultima vasca.

200 rana uomini (finale)

Un 200 rana di qualità quello di Luca Pizzini valso praticamente lo stesso crono delle semifinali ma sufficiente per centrare, in un contesto agonistico di grande valore, un bronzo di tutto rispetto. Una gara di carattere quella dell’azzurro che non si è lasciato scomporre troppo dal cambio di ritmo del russo Anton Chupkov nella terza vasca, riuscendo a battere in un sprint finale infuocato il britannico Ross Murdoch di appena un centesimo. L’oro è andato proprio al citato Chupkov (2’06″80, record europeo), devastante negli ultimi 50 metri, davanti all’altro britannico James Wilby (2’08″39) ed al nostro Pizzini.

200 misti uomini (finale)

I 200 misti parlano svizzero in quel di Glasgow. Jeremy Desplanches si impone in 1’57″04 , mettendo in mostra un ottimo equilibrio in tutti gli stili e battendo il tedesco Philip Heintz (1’57″83) ed il padrone di casa Max Litchfield (1’57″96), da cui forse era lecito attendersi qualcosa di meglio.

4×100 mista mista (finale)

Ed eccola la seconda medaglia di giornata dell’Italia. La particolare 4×100 mista mista premia i nostri colori con un bronzo in 3’44″85, alle spalle delle favorite Gran Bretagna (3’40″18) e Russia (3’42″71). E’ stato Alessandro Miressi a riportare in zona medaglie il Bel Paese con una frazione da 47″60, approfittando in quel momento della presenza in vasca delle ragazze delle altre selezioni. Una frazione normale, dettata anche dalle condizioni particolari nelle quali non era semplice esprimersi. Margherita Panziera (1’00″11), Fabio Scozzoli (59″46) ed Elena Di Liddo (57″68) gli altri staffettisti che hanno contribuito a centrare questo obiettivo.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: OASport

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