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Nuoto, Europei 2018: Miressi nuovo re dei 100 stile libero, Paltrinieri costretto ad abdicare, Castiglioni, Burdisso e 4×200 sl che sorprese!

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Una terza giornata da fuochi d’artificio quella che è andata in scena nella piscina di Glasgow (Gran Bretagna), valida per gli Europei 2018 di nuoto, nella quale l’Italia ha fatto la voce grossa ma una delusione iniziale c’è stata.

1500 metri maschili (finale)

Prima o poi doveva succedere. Gregorio Paltrinieri costretto ad abdicare nei suoi 1500 stile libero, arrivando terzo in 14’42″85 (bronzo) alle spalle di due grandi avversari: il tedesco Florian Wellbrock (14’36″15) e l’ucraino Mykhailo Romanchuk (14’36″88). L’azzurro ha tentato il tutto per tutto, non essendo al meglio della sua condizione fisica (febbre), cercando di dettare il ritmo della gara. Il carpigiano ha mantenuto il comando delle operazioni fino ai 650 metri, dove poi ha subito il sorpasso del teutonico. Le energie però sono venute a mancare nell’ultimo quarto di gara ed ha dovuto alzare bandiera bianca. Un duello dunque tra il tedesco e l’ucraino che ha visto trionfare il primo. Da sottolineare l’ottimo quarto posto per l’altro azzurro Domenico Acerenza, staccato di 15″73 dalla vetta.

100 stile libero uomini (finale)

Lo si può dire con grande orgoglio: l’Italia ha un nuovo atleta su cui puntare ed il suo nome è Alessandro Miressi. Il classe ’98, dopo aver impressionato in staffetta, vince i 100 stile libero. La gara regina del nuoto si tinge d’azzurro con una vittoria semplicemente straordinaria di un ragazzo che a 19 anni si consacra a livello continentale. Un successo frutto di uno straordinario di ritorno dopo un passaggio ai 50 metri di 23″22. Una rimonta di grande qualità suggellata dal crono di 48″01, suo nuovo personale. Al secondo posto si classifica il britannico Duncan Scott con 48”23, mentre la medaglia di bronzo è per il francese Mendy Metella, staccato di un solo centesimo da Scott. Termina al quinto posto un ottimo Luca Dotto con 48”45. Il campione in carica, passato molto veloce ai 50 (22.71), è arrivato a corto di energie nella seconda parte di gara, ottenendo un crono però degno.

100 rana donne (finale)

Neanche il tempo di respirare per i colori azzurri che è subito il tempo di festeggiare. Dopo il bronzo di Gregorio Paltrinieri e l’oro di Alessandro Miressi, arriva un altro bronzo con una fantastica Arianna Castiglioni nella finale dei 100 rana donne. La 20enne di Busto Arsizio conferma le aspettative della vigilia e cede solo alla russa Yuliya Efimova (1’05″53) ed alla lituana Ruta Meilutyte (1’06″26). Castiglioni è terza con il tempo di 1’06”54, abbassando sensibilmente il proprio primato. Una condotta di gara davvero coraggiosa per lei, toccando la pistra in 31”34 ai 50 metri, e nella seconda vasca trovando le energie per una progressione che mette paura anche alla Meilutyte. In finale anche Martina Carraro, che ha chiuso al settimo posto con 1’07”59, migliorando comunque il tempo stabilito in semifinale.

100 dorso maschili (semifinali)

Semifinali dei 100 dorso che parlano decisamente russo quelle di questo pomeriggio. Neanche a dirlo il russo Kliment Kolesnikov, dopo aver realizzato il primato del mondo assoluto dell’unica vasca di questo stile, ottiene il miglior riscontro in 52″95, siglando il nuovo record mondiale juniores di 52″95. Una prestazione di grande qualità che promette bene in vista della finale. Alle sue spalle il connazionale Evgeny Rylov (53″20) ed un Simone Sabbioni stratosferico a pochi centesimi dal primato italiano della distanza (53″39). Erano anni che non vedevamo il romagnolo così forte in acqua e domani si può lottare per un gradino del podio. Ci sarà anche la “matricola” Thomas Ceccon che in 54″24 stacca il biglietto per l’atto conclusivo, dimostrando anch’egli grandi qualità.

 

200 farfalla donne (semifinali)

Continua a sorridere all’Italia questa giornata. Nelle semifinali dei 200 farfalla donne, infatti, sia Ilaria Cusinato che Alessia Polieri centrano la qualificazione alla finale con il settimo e sesto posto dell’overall. Davvero brave entrambe le atlete, partite con il piglio giusto, senza alcun nessun timore reverenziale esprimendo dei tempi vicini ai propri limiti. Una gara che orfana di Katinka Hosszu e Mireia Belmonte Garcia si apre a qualunque scenario anche se la tedesca Franziska Hentke (miglior crono in 2’07″55) e la padrona di casa Alys Thomas (2’07″64) sembrano avere qualcosa in più.

 

200 rana uomini (semifinali)

Le buone notizie per i colori azzurri non finiscono mai e Luca Pizzini, migliorando il proprio personale (2’08″52) e portandosi ad appena 2 centesimi dal record italiano “gommato” di Loris Facci, mette in scena una gara di livello sublime. E’ secondo il nostro portacolori nel computo dei tempi di queste semifinali dietro solo all’asso russo Anton Chupkov (2’07″95) e davanti a campioni del calibro di Ross Murdoch (2’08″57) e di Kirill Prigoda (2’08″63). A questo punto, sognare non costa nulla e pensare ad un podio in finale non è certo pura fantasia anche se sarà molto complicato.

 

50 dorso donne (finale)

Nell’atto conclusivo dei 50 dorso donne è la britannica Georgia Davies a regalarsi un sogno con il crono di 27″23. Un tempo notevolissimo vicinissimo al primato europeo e sufficiente per battere la russa Anastasiia Fesikova (27″31). Bronzo invece per la finlandese Mimosa Jallow (27″70) mentre la nostra Carlotta Zofkova, a sorpresa in questo atto conclusivo con il nuovo primato italiano, non si ripete arrivando comunque sesta in 28″31.

200 misti uomini (semifinali)

Nelle semifinali dei 200 misti uomini è il tedesco Philip Heintz a fare la voce grossa in 1’57″56 mostrando un ottimo equilibrio tra gli stili e candidandosi ad un ruolo di primo piano. Nessuna sorpresa con gli altri atleti accreditati della vigilia che ritroveremo in finale: il britannico Max Litchfield (1’57″62) e lo svizzero Jeremy Desplanches (1’57″99). Si prospetta un atto conclusivo molto interessante.

200 stile libero femminili (semifinali)

Come nei 200 misti uomini anche in queste semifinali dei 200 stile libero donne non ci sono sorprese e l’olandese Femke Heemskerk (1’57″64) e la francese Charlotte Bonnet (1’58″12) gestiscono il loro sforzo e si presentano alla finale di domani con le stesse possibilità di prendersi lo scettro di Federica Pellegrini. Le altre finalista non sembrano avere lo smalto per poterle contrastare.

200 farfalla uomini (finale)

Quello che non ti aspetti: Federico Burdisso a medaglia! Da ripescato, vista la rinuncia di James Guy, il giovane classe 2001 dalla corsia otto si inventa una gara fantastica, con passaggi surreali (54″29 ai 100 metri) e con una condotta di gara all’arma bianca. Un bronzo straordinario. Certo, l’oro dell’ungherese Kristof Milak (1’52″29, nuovo record dei campionati a 9 centesimi dal primato europeo) vale molto però la prestazione del nuotatore nostrano ha un sapore speciale. Per la cronaca, la festa magiara viene completata da Tamas Kenderesi che ottiene l’argento in 1’54″36.

4×200 stile libero uomini (finale)

Non poteva che chiudersi con un’altra medaglia questa fantastica giornata del nuoto azzurro. La 4×200 stile libero maschile, minimamente accreditata alla vigilia, si inventa una gara pazzesca che vale un bronzo con un tempo spaziale: 7’07″58, miglior crono mai nuotato in Italia (tessuto). Una prova eccezionale frutto delle frazioni di Alessio Colonna Proietti (1’48″20), Filippo Megli (1’45″44), Matteo Ciampi (1’46″49) e di Mattia Zuin (1’47″45). Una squadra giovane, senza il numero uno Gabriele Detti, da urlo. Oro per la favorita Gran Bretagna (7’05″32) a precedere la Russia (7’06″66) e per l’appunto la nostra compagine.





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: OASport

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