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Nuoto, Europei 2018: Simona Quadarella ORO in un 800 sl da urlo, bronzo per Elena Di Liddo nei 100 delfino, WR per Peaty e Kolesnikov

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Una seconda giornata da fuochi d’artificio quella che è andata in scena nella piscina di Glasgow (Gran Bretagna), valida per gli Europei 2018 di nuoto, nella quale l’Italia ha fatto la voce grossa e i riscontri cronometrici sono stati da incorniciare.

800 stile libero donne (Finale)

Una vittoria da campionessa. Simona Quadarella era la grande favorita ed in maniera autoritaria si è laureata campionessa d’Europa negli 800 sl. A Glasgow la 19enne romana non ha dato scampo alle avversarie, producendosi in un magico assolo che l’ha portata sul gradino più alto del podio. L’azzurra si è imposta con un crono di grandissimo rilievo internazionale di 8’16″35, nuovo record italiano: il precedente apparteneva ad Alessia Filippi e resisteva dal 2009, l’era dei ‘costumi gommati (8’17″21). Un cambio di passo deciso dai 400 metri, nuotando ogni 100 metri al ritmo di 1’02”. Un incedere pazzesco che non ha permesso alla giovane magiara Ajna Kesely (8’21″91, nuovo primato continentale juniores) ed alla russa Anna Egorova (8’24″61) di avvicinarsi. Niente da fare invece per l’altra favorita della vigilia la tedesca Sarah Koehler (8’25″81), solo quarta e in calo chiaro nell’ultima parte di gara. Stesso discorso per l’unghere Boglarka Kapas (8’26″32, quinta).

100 rana uomini (Finale)

Adam Peaty è un aereo! Il campione olimpico dei 100 rana incanta tutti nella finale continentale di questa distanza a Glasgow siglando il nuovo primato del mondo delle due vasche in 57″00. Un incedere pazzesco il suo, passando ai 50 metri in 26″65 e chiudendo 30″35. Avversari annichiliti e non si può far altro che applaudire un campione che continua a scrivere pagine importanti di storia del nuoto in piscina. Una finale, tra l’altro, di livello stellare dove anche l’argento e il bronzo sono stati di pregevolissima fattura dal punto di vista cronometrico: 58″54 per l’altro britannico James Wilby e 58″96 per il russo Anton Chupkov. Il nostro Fabio Scozzoli ha concluso quinto, segnando comunque un ottimo 59″51, vicino ai propri limiti, e completando una prova degna di valore in un contesto altamente qualificato che va sottolineato nuovamente.

100 farfalla donne (Finale)

Elena Di Liddo risponde presente e conquista una spettacolare medaglia di bronzo sui 100 metri farfalla. La pugliese, che nel corso di questa stagione aveva fatto vedere grandi miglioramenti, ha confermato cogliendo un bronzo di grande valore: 57″58 e grande gioia per lei. Una gara d’attacco, toccando la piastra in 26″99 ed esibendo un ottimo ritorno da 30″59. Come da pronostico l’oro è andato alla super campionessa della distanza Sarah Sjoestroem. La svedese ha dominato la scena dal primo all’ultimo metro vincendo con un devastante 56″13, unica ad abbattere il muro dei 57″. Poco fortunata invece l’altra azzurra Ilaria Bianchi che nel confronto di centesimi proprio con la Di Liddo si porta a casa una “medaglia di legno” non senza rammarico. Ma le gare sono anche questo.

100 stile libero (semifinali)

Alessandro Miressi continua ad incantare nella vasca di Glasgow .Dopo il 46″99 incredibile della staffetta 4×100 stile libero (frazione lanciata), il piemontese quest’oggi ha affrontato con grande autorità il percorso dei 100 sl individuali. L’azzurro si è issato in vetta all’overall con il magnifico crono 48″11 e il rivale diretto per l’oro di domani sembra essere il francese Mehdy Metella (48″31), tra gli atleti accreditati della vigilia e medaglia di bronzo ai Mondiali dello scorso anno. In finale anche Luca Dotto, settimo in 48″66 che cercherà di dare il suo 100% per ambire al podio anche se non sarà impresa facile.

100 rana donne (semifinali)

Molto bene anche le raniste in questo pomeriggio britannico in casa Italia. Arianna Castiglioni conferma le ottime impressioni destate in mattinata e con il crono di 1’06″89 conquista l’accesso alla finale con il terzo tempo. Un’ottima prestazione per la lombarda che, domani, può sognare il podio. Ottavo ed ultimo crono di ingresso alla finale quello di Martina Carraro che in 1’07″61 centra il suo obiettivo e domani se la giocherà senza avere nulla da perdere. Si conferma candidata numero uno al trionfo la russa Yuliya Efimova che, dopo essersi concessa il lusso di una gara in negative split al mattino, ha sciorinato un qualcosa di diverso nelle semifinali, ottenendo il best time in 1’05″77 (nuovo record dei campionati). In finale anche la lituana Ruta Meilutyte, altra osservata speciale e non parsa però in grande condizione (1’07″96) per lei.

200 farfalla uomini (semifinali)

Non è fortunato il giovane Federico Burdisso nelle semifinali dei 200 farfalla. L’azzurro, con il tempo di 1’57″10, è il primo degli esclusi dall’atto conclusivo, avendo concluso la sua prova al nono posto della graduatoria generale. Tuttavia, trattandosi di un atleta alla prima esperienza, avrà tempo per rifarsi. Ungheria sempre a monopolizzare la scena in questa specialità con Tamas Kenderesi (1’55″16) che fa meglio di 22 centesimi del connazionale Kristof Milak (1’55″38). Domani attendiamoci un gran duello per il successo tutto interno alla selezione magiara.

50 dorso donne (semifinali)

50 dorso donne decisamente turbolenti per l’Italia. Silvia Scalia in un primo momento (27″96) e poi Carlotta Zofkova, nella heat successiva, si scambiano il primato italiano e la qualificazione alla finale della specialità (ottavo tempo). Un qualcosa di istantaneo che ha sorriso alla Zofkova che pur peccando nei particolari di partenza e subacquea si è tolta la soddisfazione di segnare un tempo degno di nota, che vale molto pensando ai 100 dorso, sua distanza preferita. Non può avere la stessa allegria la Scalia che in pochissimo tempo si è vista tolta il pass per l’atto conclusivo ed il record nazionale. E dunque vedremo lei domani in una gara dove la britannica Georgia Davies (27″46) e la russa Anastasiia Fesikova (27″49) si sfideranno per la conquista dell’oro, dopo che la padrona di casa aveva migliorato il primato europeo (27″21) nelle batterie del mattino.

50 dorso uomini (Finale)

Dopo lo spettacolo di Adam Peaty nella finale dei 100 rana, è stato il turno del fenomeno russo Kliment Kolesnikov che, atteso alla vigilia, non delude nella finale dei 50 dorso. Nuotando in modo divino, il 18enne nativo di Mosca ha conquistato la vittoria continentale ma soprattutto ha siglato il nuovo primato del mondo assoluto, migliorando il record  che apparteneva al britannico Liam Tancock (24″04). Una prova di eccezionale livello che dà seguito alle grandi aspettative del gruppo russo nei confronti di questo ragazzo che nel corso degli Europei 2017 a Copenhagen (Danimarca) in vasca corta si era messo in luce. Alle spalle dell’atleta dell’Est, sul podio, il rumeno Robert-Andrei Glinta (24″55) e l’irlandese Shane Ryan (24″64).

50 stile libero donne (Finale)

Sarah Sjoestroem concede il bis, portandosi a casa il successo anche nei 50 stile libero donne. Una progressione regale quella della scandinava che l’ha portata ad appena 7 centesimi dal suo primato del mondo: 23″74 per lei e nuovo record della manifestazione. Un successo però molto sudato, al cospetto di una volitiva Pernille Blume che, siglando il personale, si è fermata ad appena un centesimo dalla sua avversaria. A completare il podio l’olandese Ranomi Kromowidjojo (24″21) ma a livello delle due rivali.

4×200 stile libero donne (Finale)

Nell’ultima finale di giornata, nella particolare 4×200 mista a stile libero la Germania centra il bersaglio grosso in 7’28″23 precedendo la Russia (7’29″37) e la Gran Bretagna (7’29″72). Niente da fare per l’Italia che in 7’32″37 non va oltre il quinto posto. Una staffetta che ha visto all’opera anche Federica Pellegrini, che ha realizzato una frazione interna da 1’56″76.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: OASport

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