Nuoto
Nuoto, Europei 2018. Venerdì 3 agosto. IL PAGELLONE: Miressi uomo del giorno, Acerenza e Sabbioni bocciati
ALESSANDRO MIRESSI 9: 46″99! Solo Magnini in Italia ha fatto meglio di lui in frazione lanciata. Il giovane piemontese sta acquisendo sempre più consapevolezza nei suoi mezzi e davvero può vestire i panni del fuoriclasse nelle prossime stagioni, magari a partire da Glasgow che lo ha visto mettersi la medaglia al collo della staffetta veloce con un tempo che nessun avversario ha avvicinato.
LUCA DOTTO 7: Ad una prima vasca di spessore, fa seguito una seconda dove pensa più a gestire che ad andare all’attacco. Il suo comunque è un lancio più che dignitoso per il terzo argento della carriera nella 4×100.
IVANO VENDRAME 6.5: Vale di più del crono fatto segnare ieri che è comunque sulla falsariga dei suoi stagionali. Ha grandi potenzialità e non le deve disperdere.
LORENZO ZAZZERI 6.5: Anche da lui ci si aspetta di più ma quest’anno sembra essere meno performante rispetto alla passata stagione. Vale lo stesso discorso di Vendrame.
ILARIA CUSINATO 8: Il primo argento non si scorda mai, anche se parte con il primo crono al mondo, si fa superare da un’atleta che aveva un personale di tre secondi più alto del suo e non riesce a ripetere al millesimo il risultato cronometrico di Roma. E’ un argento che vale e che dà il la ad una carriera che potrebbe essere zeppa di soddisfazioni. La ragazza c’è e si vede.
CARLOTTA TONI 6.5: La prima finale Europea anche per lei e arriva un bel settimo posto che la gratifica di tanto lavoro e delle sofferenze patite lo scorso anno. Una giornata da ricordare.
ALESSIA POLIERI 6: Lotta come non le capitava da anni nei 400 misti che ormai non sembravano più la sua gara e sfiora la finale per un centesimo. Se doveva essere il riscaldamento per i 200 farfalla non è niente male.
DOMENICO ACERENZA 4.5: Peccato. Non viene da dire altro pensando al 4’50” con cui si accomoda fuori da una finale alla portata come alla portata, avesse ripetuto la prestazione di Riccione, era anche il podio. Manca la personalità del campione ma, se è in condizione, avrà modo per rifarsi.
ERIKA FERRAIOLI 6: Supera un turno nei 50 stile libero e dà il solito contributo combattivo ad una 4×100 stile che però non riesce ad inserirsi nella lotta per le medaglie. Questa, ormai, è la sua dimensione.
LUCREZIA RACO 5.5: Sfiora l’ingresso in semifinale perdendo uno swim off alla sua portata. Dalla lotta, la studentessa universitaria, non si estranea mai.
SIMONE SABBIONI 5. E’ vero, nuota il suo miglior 50 degli ultimi due anni in vasca lunga ma da lui ci si aspettava uno squillo da finale prima dei 100 e quei tre centesimi gridano vendetta. I fasti della vasca corta sono lontani e l’uscita in semifinale non fa bene al morale.
THOMAS CECCON 6: Svolge il suo compitino entrando in semifinale dei 50 dorso, poi è competitivo solo nei primi 20 metri e chiude all’ultimo posto la sua semifinale. Il percorso di maturazione deve passare anche da qui.
ILARIA BIANCHI 7: Due crono sotto i 58″, terzo tempo delle semifinali e tanta voglia di cogliere il terzo podio consecutivo nei 100 farfalla. Iaia c’è e vuole confermarsi ad altissimi livelli, anche se per il podio servirà tirare giù ancora quel crono che sembra una costante quest’anno.
ELENA DI LIDDO 7.5: Vince la batteria, vince la prima semifinale senza grosse avversarie ed entra in finale col quarto tempo. L’impressione è che possa salirci su quel podio europeo prendendosi la prima grande soddisfazione della carriera. Finora è determinata e rilassata al punto giusto.
CLAUDIA TARZIA 6: Sarebbe entrata in semifinale con il crono fatto segnare. E’ ancora molto giovane e può crescere ancora tanto. Va aspettata.
FABIO SCOZZOLI 7.5: Nel giorno del trentesimo compleanno si regala la prima finale europea da sei anni a questa parte e già questo può bastare per farlo sorridere. Bello anche il tempo con cui si prende la quarta piazza delle semifinali, a tre decimi da quel personale che andrà abbassato per provare l’assalto al podio. La condizione c’è.
ALESSANDRO PINZUTI 7: Giovane e sfrontato. Conquista la semifinale e se la gioca fino alla fine ottenendo il 12mo crono. Martinenghi potrebbe ritrovarsi anche un rivale della sua età in casa a breve
LUCA PIZZINI 5: Non è la sua gara e per lui si tratta solo di una presa di contatto con l’acqua ma potrebbe fare meglio del 61″5 nuotato in batteria.
FEDERICA PELLEGRINI 6: Rimette le cose a posto dopo una prima parte di staffetta non straordinaria, conquistando almeno il quinto posto ma partendo a situazione già compromessa per il podio. La condizione sembra esserci.
GIADA GALIZI 5: Piace più al mattino che al pomeriggio. Il 54″92 con cui apre la staffetta mette nelle condizioni l’Italia di rimontare e tutto diventa più difficile.
LAURA LETRARI 5.5: Anche da lei ci si aspettava qualcosa in più ma la determinazione non manca mai.
SIMONA QUADARELLA 7: Difficile gareggiare contro avversarie inferiori, senza avere punti di riferimento. Simona però sta bene e lo dimostra facendo segnare nettamente il miglior tempo nelle batterie degli 800 che è la gara che ama di meno fra le distanze più lunghe. Parte per salire sul podio domani.
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