Fondo
Nuoto, Gregorio Paltrinieri e il progetto acque libere: c’è il rischio di affondare ma la mentalità è quella vincente
Il mese di agosto è agli sgoccioli e chi ha la possibilità si starà godendo le ultime giornate in spiaggia o in montagna, lontano dai pensieri e dalle preoccupazioni della quotidianità. Per Gregorio Paltrinieri le vacanze sono già finite. Ebbene sì, il Campione Olimpico dei 1500 stile libero da quest’oggi si è rimesso a lavoro, guidato dal suo mentore Stefano Morini, perché il progetto delle acque libere è in cima alla lista.
Il 16 settembre a Chun’An, in Cina, andrà in scena la settima e penultima tappa delle World Series di nuoto di fondo. Una 10 km a cui il carpigiano vuole partecipare per confrontarsi con gli atleti migliori della specialità e carpirne i segreti. Non si tratta di un esordio. Il quinto posto nel primo round di Doha (17 marzo) è stata occasione del battesimo del fuoco o, per meglio dire, dell’acqua visto l’elemento in gioco.
Il popolo del web ed anche gli addetti ai lavori sono divisi su questo Paltrinieri nuotatore in piscina e nel fondo. Secondo alcuni il rischio di “affondare” è concreto e le sconfitte recenti negli 800 e 1500 stile libero agli Europei, al di là delle precarie condizioni dell’atleta, rafforzano una visione pessimistica. La crescita degli avversari e l’incertezza sul destino di Greg nella 10 km alimentano, dunque, le argomentazioni del partito degli scettici.
Tuttavia, nello sport, come nella vita, le motivazioni sono benzina nel motore e in questo Gregorio non fa eccezione. L’aver vinto tutto in vasca ed essersi comunque confermato ad alto livello a Glasgow, perché due medaglie (bronzo nei 1500 sl e argento negli 800 sl) sono arrivate nonostante tutto in un contesto (tempi alla mano) di livello mondiale, danno convinzione al fuoriclasse nostrano di perseguire questo percorso che, se vogliamo, è un ritorno al passato, essendo lui nato agonisticamente in mare aperto.
Paltrinieri, un po’ come tutti i grandi campioni, ha bisogno di stimoli per continuare a lottare. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, nessuna vittoria è certa ed avere un traguardo diverso può regalare energie supplementari a chi ha già fatto molto e non vuol fermarsi ad ammirare il passato. Ogni ragionamento, poi, deve partire da un aspetto non trascurabile: ottenere la qualificazione olimpica. Per fare questo l’allievo di Morini dovrà arrivare tra i primi dieci nella rassegna iridata nel 2019, dopo aver vinto le selezioni interne. La compagine azzurra è una delle più quotate, pertanto ogni discorso deve partire da questa evidenza.
Le acque emetteranno la loro sentenza ma senza ombra di dubbio è apprezzabile chi vuole mettersi in discussione e centrare nuovi obiettivi, pur avendo una bacheca piena di riconoscimenti. Questo è Greg, prendere o lasciare.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: OASport
ale sandro
25 Agosto 2018 at 14:19
Nel 2017 Paltrinieri si è sciroppato 5 gare importanti in meno di un mese :due ai Mondiali e 3 alle Universiadi.
Mondiali – 800 s.l. bronzo in 7’42.4 (sarebbe bastato per vincere questo europeo ’18) dietro Detti e Wojdak, in difficoltà questa stagione;
1500 s.l. – oro in 14’35.8 (sarebbe bastato per battere sia Wellbrock che Romanchuk allo stesso europeo di quest’anno).
Alle Universiadi , ovviamente con condizione leggermente inferiore, 800 vinti in 7’45 in volata su Romanchuk , 1500 vinti in 14’47 battendo nettamente l’ucraino, e tris finale con la 10 km vinta per distacco, ovviamente senza molti rivali importanti.
Mi sembra che riguardo la tenuta non ci siano dubbi.
Se penso che in condizioni non ottimali di salute fa terzo all’europeo sui 1500 con 14’42, e secondo negli 800 con 7’45 , credo sia assolutamente in grado di preparare tre gare comunque a livello molto alto.
La vera incognita rimangono ovviamente i 10 km, ma solo perchè ci sono stati per lui pochi riscontri e tante variabili , perciò se verrà selezionato il mondiale sarà fondamentale per capire il suo vero valore.
Farlo partecipare eventualmente ai Giochi, senza aver fatto i Mondiali per me ,anche se si fosse potuto fare, non avrebbe avuto senso.
In ogni caso come detto il pass è nominale perciò il problema non si pone. Ed è giusto che se lo guadagni sul campo, anche perchè ripeto serve a lui prima di tutto il massimo confronto possibile.
A metà quadriennio mi sembra che la situazione sia cristallizzata nei 400, con Sun Yang e Horton avanti agli altri …e ancora Detti terza forza. Il resto della compagnia , per quanto competitivo non ha fatto vedere cose mirabolanti al momento, nessuno escluso.
Segnalerei il pischello australiano Winnington che mi sembra un elemento in grado di migliorarsi parecchio nei prossimi due anni, ma spero anche di no.
800 e 1500, con tutto il rispetto per tutti, che miglioreranno per carità, se Detti e Paltrinieri arrivano in salute e preparati al meglio, hanno grandi possibilità di vincere sia mondiali che Giochi. Detti e Paltrinieri gli 800, il carpigiano i 1500.
Tocca agli altri alzare il livello e ai nostri rispondere.
Federome87
25 Agosto 2018 at 12:43
Si in effetti su 800 punterei più su detti, però non ci giurerei data la tigna e la voracità di vittoria di greg ( da vero cannibale) cmq avere i 2 ragazzi al top della forma a tokyo sarebbe fantastico. Detti si merita l’oro olimpico tanto quanto greg….se si presenta in forma farà medaglia anche su 400? Chissà, in ogni caso ci sarà da divertirsi…
Federome87
25 Agosto 2018 at 00:06
Cmq ripensandoci, spero che greg non riesca nel suo folle obiettivo di tris d’oro leggendario poiché non se il mio cuore resisterebbe…dico davvero…credo che mi sentirei male al terzo oro 🙂
Federome87
24 Agosto 2018 at 23:47
Uno dei pochi campionissimi su sport a crono metro che abbiamo. Sembra che greg abbia letto quello che scrissi un mese fa sulla mentalità vincente e sulla necessità dei nostri campioni di gareggiare su più gare PER VINCERLE TUTTE 🙂 Sono convinto che aver perso così da romanchuk lo abbia fatto impazzire , nonostante le sue dichiarazioni bonarie e sportive. Se si preparerà con morini senza infortuni vincerà gli 800 ( detti permettendo)e i 1500. Probabilmente andrà a medaglia anche nella 10 (se la imposta bene in realtà dovrebbe essere il favorito). In ogni caso, anche se non vincerà nessun oro, e ne dubito fortemente, averne di campioni con questa mentalità e che la esplicitano senza paura…Ps: alla fine la febbre a glasgow potrebbe essere stato un evento benedetto per noi… Spero si prenda esempio da greg
Fabio90
25 Agosto 2018 at 11:56
Speriamo si presenti un grande Paltrineri..se cosi fosse comunque lo si vedrebbe in alto nei suoi 1500 e chissà al massimo anche nelle acque libere..ma non diamolo per scontato.
Quel che invece mi sento di escludere..è che vinca gli 800..detti gli è superiore..e poi anche romanchuk credo..ma sopratutto paltrinieri negli 800 non ha vinto ori mondiali in questi anni di dominio nei 1500..vuoi che lo faccia nel 2020 con preparazione anche di una 10 km? ci credo pochissimo per caratteristiche…a me basterebbe come sogno un incredibile doppietta 1500+10km…sugli 800 mi auguro un grande e speriamo sanissimo gabriele detti.
ghost
24 Agosto 2018 at 10:04
confermo che la qualificazione purtroppo è nominale, quindi bisogna schierare già al mondiale chi si pensa potrà poi essere protagonista anche ai Giochi dell’anno dopo.
e per noi non è un punto a favore, visto che l’ideale sarebbe tirare a lucido qualcuno per un evento e poi selezionare i più in forma e potenzialmente da medaglia 12 mesi dopo (in particolare, affidare la qualificazione ad atleti di provata esperienza ed affidabilità tipo Ruffini e gli altri della squadra attuale e poi giocarci un “jolly” come Greg solo nella gara Olimpica -sempre che dimostri in eventuali selezioni interne di essere davvero almeno teoricamente superiore ai qualificati, ovvio).
per quanto riguarda l’avventura di Greg, invece, per me le acque libere dovrebbero essere il suo punto focale per Tokyo.
come già scritto in passato, io temo che la sua curva cronometrica in piscina sia arrivata ai limiti, mentre alcuni suoi avversari -ormai molto vicini- hanno a mio giudizio ancora margini di miglioramento, anche fino a battere il record di Sun Yang. mentre credo che in acque libere il suo ritmo anche attuale, che lui può tenere pressochè all’infinito se nelle condizioni ottimali di forma, stroncherebbe chiunque, inclusi Wilimovsky e Weertman (che ritengo i 2 favoriti assoluti per la 10km di Tokyo 2020 allo stato attuale delle cose).
certo Greg per vincere anche nelle gare in acque libere non dovrà mai accettare una gara tattica, ma rischiare e trasformare la contesa in una battaglia al limite delle capacità di ogni nuotatore in acqua.
Giandomenico Tiseo
24 Agosto 2018 at 12:07
Stando alle intenzioni di Paltrinieri la voglia è di far bene tutte le gare e le possibilità credo ci siano. Lodiamo giustamente le qualità degli avversari di Glasgow però va considerato un dato oggettivo: Greg non stava bene e non ha potuto fare la gara che voleva. Un conto è passare agli 800 metri in 7’45″/7’46” come fa di solito, un altro in 7’50”, come è avvenuto. In questo senso la situazione era apparecchiata in maniera ideale per i due rivali. Ovvio, non si vuol togliere nulla alle loro qualità però l’azzuro al 100%, sfruttando i lavori fatti in Australia sui cambi di ritmo, è ancora il riferimento nelle distanze citate, tempi alla mano. Non penso che uno capace di abbassare il suo best time nei 400 sl di 2″ circa sia al limite prestativo. Per quanto concerne la 10 km sono d’accordo e penso che la sua tattica sarà quella di fare la differenza da metà gara in avanti per fiaccare la concorrenza ed arrivare in solitaria.
lorenzo95
24 Agosto 2018 at 00:08
A rio, i partecipanti alla 10km erano 25 e presumo che a tokyo sarà lo stesso. Se soltanto arrivando tra i primi dieci ai mondiali ci si può qualificare, gli altri quindici come vengono scelti?
ale sandro
24 Agosto 2018 at 08:17
Ci si qualifica anche attraverso la 10 km di qualificazione olimpica organizzata dalla Fina, probabilmente a inizio Giugno 2020, per le nazioni non qualificate dalla gara mondiale. La volta scorsa era a Setubal, in Portogallo nel Giugno 2016.
I primi 9 di quella gara vanno a Tokyo , in più il migliore di ciascuno dei 5 continenti tra le nazioni non ancora qualificate.
L’ultimo posto spetta al Giappone padrone di casa, che se però ha già il suo (o i suoi) rappresentanti ,”restituisce” il pass che viene dato all’atleta della nazione meglio piazzata nella gara di qualificazione del 2020, sempre tra le non qualificate.
Successe una cosa simile anche per il pass continentale, quando nella gara femminile un continente (Oceania) non aveva altri rappresentanti in gara oltre alle australiane, e il pass andò alla meglio piazzata di quella stessa gara.
La qualificazione dovrebbe essere come sempre nominale e non alla nazione.