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Nuoto, l’Italia delle nuove proposte: il segreto del successo? Questione di mentalità

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Ammettiamolo, rivedere le imprese degli azzurri ai recenti Europei 2018 di nuoto regala emozioni particolari: la tripletta di Simona Quadarella (400-800-1500 stile libero), cose da Katie Ledecky, gli ori di Piero Codia (100 farfalla) e di Margherita Panziera (200 dorso) con tempi sensazionali e lo sprint regale di Alessandro Miressi nella gara regina sono frammenti, storie, di una settimana vissuta a Glasgow con intensità.

Il Tollcross International Swimming Centre è stato una sorta di Casa Italia nella quale, salvo alcune eccezioni, gli atleti del Bel Paese sono riusciti ad esprimere il loro 100%. Il livello medio è cresciuto in maniera esponenziale senza che vi sia potuto essere l’apporto degli ori iridati del 2017: Gabriele Detti (infortunato), Gregorio Paltrinieri (febbricitante e condizionato dalla gastroenterite) e Federica Pellegrini in un anno di transizione.

La squadra ha risposto presente con 6 ori, 5 argenti e 11 bronzi, 22 medaglie in totale, a cui vanno aggiunti 44 presenze in finale (ivi comprese le staffette), quattordici record italiani, un primato italiano cadetti, due juniores, tre migliori prestazioni in tessuto e trentanove primati personali. Numeri impressionati che sono frutto di un cambio di mentalità ben preciso.

Lo dimostrano i crono siglati dai nostri portacolori. In attesa dei Giochi Asiatici (18 agosto-2 settembre) che potrebbero aggiornare il ranking attuale, la Quadarella vanta il 2° tempo negli 800 stile libero e nei 1500 stile libero, lo stesso dicasi per Codia nei 100 farfalla, mentre in terza piazza ci sono Andrea Vergani nei 50 stile libero, Miressi nei 100 stile libero, Paltrinieri negli 800-1500 stile libero, la Panziera nei 200 dorso e Ilaria Cusinato nei 400 misti.

Un cambio di passo deciso in cui si affronta la competizione con la voglia di imporsi e affrontare l’avversario, mettendo in acqua le proprie qualità. In passato, essere in Nazionale per alcuni era già un punto d’arrivo ma per questi ragazzi, animati da ambizione e anche tanta umiltà, la storia è diversa. Leggere sui giornali: “Sono solo all’inizio e ho ancora più voglia di vincere“, è l’emblema di questo spirito. Vincere aiuta a vincere.

Certo, stiamo parlando di Europei e il vero banco di prova saranno Mondiali e Olimpiadi quando certi tempi bisognerà farli con atleti ancora più forti al fianco. Tuttavia, in questo caso, i presupposti sono estremamente positivi e bisognerà seguire questa scia per essere una squadra compatta in altre sedi.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: OASport

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