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Nuoto
Nuoto: Panziera e Quadarella, le luci dei riflettori si accendono. La vera sfida sarà non rimanerne accecate
Simona Quadarella e Margherita Panziera, dopo aver incantato nella vasca di Glasgow totalizzando complessivamente 4 ori europei nel nuoto (3 la romana e 1 la veneta), si stanno godendo una fase di stacco meritata ed anche le luci della ribalta. Come era scontato che fosse, l’attenzione mediatica si è catalizzata su di loro, brave in acqua e di bella presenza.
E così, nella settimana trascorsa, le interviste su testate sportive e non sportive si sono susseguite, volte non soltanto ad analizzare il successo britannico ma anche a conoscere chi siano queste ragazze cresciute un po’ all’ombra della grande Federica Pellegrini e sbocciate nell’anno di transizione della campionessa di Spinea.
C’è da dire che la Quadarella qualcosa di bello lo aveva mostrato anche nel 2017, vincendo il bronzo ai Mondiali 2017 di Budapest nei 1500 stile libero. Certo, vincere tre ori nella rassegna menzionata è tutta un’altra storia e l’aver unificato 400, 800 e 1500 sl è qualcosa che nessun italiano era mai stato capace di fare in una competizione di questo livello.
Per la Panziera, il discorso è diverso. Lei, con il brutto ricordo degli Europei di Londra 2016 ed una virata sbagliata, ha dovuto lavorare tanto dal punto di vista psicologico. Il 2’06″18 (tempo da medaglia olimpica) nella finale dei 200 dorso è di rilevanza mondiale ed, oltre ad averle dato il primato nazionale della distanza, è stato importante per la consapevolezza acquisita in quelle quattro vasche.
Ora, però, per entrambe viene il difficile. Le luci potrebbero accecarle e distrarle dal vero obiettivo: arrivare ai Mondiali 2019 a Gwangju (Corea del Sud) e alle Olimpiadi di Tokyo 2020 al meglio possibile. Dovranno essere brave le ragazze a gestirsi e a dire anche no, per esprimere il loro 100% in piscina. Aspetti coi quali la Pellegrini ha dovuto convivere fin dall’età di 16 anni, dopo l’argento a Cinque Cerchi di Atene 2004. Il percorso è ancora lungo, per cui starà a loro adattarsi ai cambiamenti e continuare e non arrestare la propria crescita. Il mondo non aspetta e in uno sport di prestazione basta mollare un secondo la presa per trovarsi in difficoltà. La conferma per queste ragazze sarà il target più impegnativo.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: OASport
Gabriele Dente
19 Agosto 2018 at 22:34
Io mi auguri che una certa tv non ce le rovini 🙂