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Nuoto sincronizzato, Europei 2018: Linda Cerruti la stacanovista di classe di un’Italia da en plein

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L’obiettivo è ripetere il numero di medaglie di Londra 2016, quindi salire sul podio in tutte le specialità e avvicinarci il più possibile all’Ucraina. La nazione più forte resta la Russia che è sempre difficile da scavalcare, spero che possiamo riuscirci noi con il mixed, ma Giorgio e Manila dovranno ripetere quanto fatto ai Mondiali di Budapest 2017 e forse andare oltre“.

Queste erano state le parole di Patrizia Giallombardo (fonte: Fin) alla vigilia della rassegna continentale di Glasgow. L’obiettivo era chiaro: ripetere quanto era stato fatto a Londra, andando a medaglia in tutte le gare, realizzare l’en plein ed avvicinarsi all’Ucraina. Detto, fatto e il Bel Paese ha assolto al proprio compito facendo anche meglio: dai 3 argenti e 6 bronzi di Londra 2016 ai 4 argenti e 5 bronzi del Scotstoun Sports Campus. Un successo in cui l’Italia ha saputo rinnovarsi e proporre esercizi con difficoltà ed impressione artistica migliori rispetto al passato. La protagonista della manifestazione è stata Linda Cerruti.

La ligure, vera e propria stacanovista del darsi in vasca, ha saputo proporre qualcosa di mai visto nelle due routine del solo, conquistando un bronzo e soprattutto un argento storico nel libero. 92.5000 per lei, accompagnata da “Angel” dei Massive Attack (coreografia di Gana Maximova), bravissima ad eseguire un esercizio emozionante e senza sbavature. Esibizione che ha sfatato lo status quo dell’accoppiata Russia-Ucraina, in cui stavolta ha saputo inserirsi la sincronetta azzurra.

Le altre medaglie sono i bronzi del duo tecnico e del libero (con la compagna di una vita Costanza Ferro), della squadra nelle due routine e poi l’argento del libero combinato alle spalle delle ucraine, in una competizione nella quale la Russia ha scelto di non partecipare. Gli altri due secondi posti poi sono arrivati dalla coppia campione del mondo del duo misto tecnico Manila Flamini/Giorgio Minisni che non sono riusciti a replicare lo stesso risultato di Budapest, superati dai russi Mayya Gurbanberdieva/Aleksandr Maltsev.

Un risultato un po’ amaro per i due atleti nostrani i quali avrebbero voluto confermarsi anche a livello europeo ma qualche imprecisione ed anche una giuria un po’ troppo accondiscendente nei confronti dei due ragazzi dell’Est non hanno permesso a Giorgio e Manila di raggiungere il traguardo. Tuttavia, l’anno venturo, nella rassegna iridata ci sarà l’occasione per riscattarsi.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Maxisport / Shutterstock.com

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