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Olimpiadi Invernali 2026: le possibili sedi di gara. Il progetto dell’Italia tra Milano, Cortina e Torino

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Ieri il CIO ha avallato la proposta dell’Italia di candidare tre città alla pari per le Olimpiadi Invernali 2026. Il progetto del Coni è quindi quello di far correre Milano, Cortina d’Ampezzo e Torino insieme in modo da avere una candidatura più forte. Nel caso di vittoria le gare verrebbero divise tra le tre città, con la creazione quindi di tre villaggi olimpici separati. Di seguito andiamo a scoprire le possibili sedi di gara, come riportato dalla Gazzetta dello Sport.

A Milano dovrebbe prendere il via la rassegna a cinque cerchi, con la cerimonia d’apertura a San Siro. Nel capoluogo lombardo si svolgeranno poi le gare sul ghiaccio con hockey, short track, curling e pattinaggio di figura. A Torino ci sarà invece la cerimonia di chiusura allo Stadio Olimpico e poi le gare di pattinaggio di velocità, mentre Cortina ospiterà bob, skeleton e slittino.

Per quanto riguarda le altre sedi, potrebbe essere il Sestriere il palcoscenico dello sci alpino, mentre quello di fondo si farà a Santa Caterina. A Pragelato si svolgeranno combinata nordica e salto con gli sci, mentre il biathlon si disputerà in Valdidentro. Infine freestyle e snowboard saranno o a Livigno o a Bardonecchia. Un progetto quindi molto ambizioso, che potrebbe rappresentare davvero un punto di svolta per tutto lo sport italiano.

 

 





 

alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Fisi pentaphoto

2 Commenti

1 Commento

  1. nicolo

    1 Agosto 2018 at 11:11

    Che idea terribile. Quindi un turista è obbligato a scegliere dove andare e sopratutto non vedrà tutto quello che un olimpiade dovrebbe offrire. Se io voglio vedere slittino e patt. di velocità devo attraversare il paese? immagino che ci sarà la coda a Cortina a vedere le discipline da budello che si sa, attirano..:D
    E’ triste perchè ancora una volta l’Italia si presenta divisa..:(

  2. ghost

    1 Agosto 2018 at 09:17

    più che altro, questa è una schifezza di proporzioni epiche, figlia di beghe politiche che dimostrano come in nostro povero Paese sia assolutamente incapace di realizzare nulla, ostaggio di grandi egoismi e piccoli interessi locali che “uccidono” ogni prospettiva di crescita e sviluppo più ampia.
    spero che questo obbrobrio (alcune sedi tra quelle qui anticipate mi sembrano veramente improponibili) venga respinto al mittente il più rapidamente possibile.

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