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US Open 2018: dopo il mercoledì dei rimpianti l’Italia si aggrappa a Fabio Fognini

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C’erano una volta nove azzurri tra tabellone maschile e femminile agli US Open. Dopo tre giorni di gioco ne è restato solo uno. Purtroppo è stato un mercoledì davvero funesto per il tennis azzurro nei match di secondo turno dello Slam americano, con quattro sconfitte in altrettante partite.

Un match che è la fotografia perfetta della propria carriera. Camila Giorgi è stata sconfitta in due set da Venus Williams al termine di una partita che la marchigiana poteva fare sua. Tanti davvero troppi rimpianti per la numero 40 del mondo, che ha avuto una serie infinita di occasioni per superare la veterana americana. Purtroppo sono venute fuori le solite fragilità mentali nei momenti decisivi della partita, con un servizio traballante e bloccato dalla tensione in entrambi gli ultimi game dei due set e con le solite occasioni non sfruttate, come il break di vantaggio nel secondo set e le cinque possibilità per salire 5-4 e servizio sempre nella seconda partita.

Giorgi rimandata ancora una volta, mentre discorso diverso per Andreas Seppi. L’altoatesino gioca una grande partita contro Denis Shapovalov e alla fine cede in cinque set dopo quasi quattro ore di gioco. Il canadese è uno dei giovani più interessanti del circuito e arriverà quasi sicuramente tra i primi dieci del mondo, ma resta comunque qualche rimpianto per l’azzurro. Il break di vantaggio non sfruttato nel primo set e quel maledetto settimo game nel quarto sono stati fatali per un Seppi che era anche avanti di un set nella partita.

Con anche le eliminazioni di Paolo Lorenzi e Lorenzo Sonego, resta dunque solo Fabio Fognini. Il ligure affronterà oggi l’australiano John Millman, numero 55 del mondo. Il nativo di Arma di Taggia ha rotto il ghiaccio contro l’americano Mmoh, in un match con qualche incertezza e tentennamento da parte del numero uno azzurro. Fognini non può assolutamente sbagliare e sa che l’obiettivo seconda settimana è alla sua portata e soprattutto sa che lo Slam americano è il torneo decisivo per continuare a sognare il best ranking e addirittura la Top Ten.

 





 

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Foto: jctabb/ Shutterstock.com

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