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US Open 2018, Fabio Fognini al bivio. Flushing Meadows spartiacque decisivo per l’assalto alla top10
Milleduecentoquarantacinque punti. Questa è la distanza di Fabio Fognini da un sogno chiamato top ten. Il ligure è attualmente il numero 14 del mondo e lo US Open rappresenta davvero il bivio decisivo per continuare a credere in questo sogno anche nelle successive settimane con gli ultimi tornei e Masters 1000 della stagione.
Fognini ha davvero una grandissima occasione davanti a sé, anche perch* non ha praticamente punti da difendere in quel di Flushing Meadows, visto che lo scorso anno è stato eliminato al primo turno da Stefano Travaglia in un match che purtroppo è diventato famoso per l’insulto sessista rivolta dal nativo di Arma di Taggia alla giudice di sedia svedese Louise Engzell, che poi era costata anche la squalifica di Fognini dal torneo di doppio in coppia con Simone Bolelli.
Un episodio assolutamente da cancellare, magari con una grande prestazione in quel di New York. Fabio ha davvero la possibilità di migliorare non solo il suo best ranking (13 al mondo nel marzo 2014), ma soprattutto di avvicinarsi in modo molto importante ai primi dieci del mondo. Il ligure non ha purtroppo ottenuti risultati importanti in queste settimane sul circuito americano, ma fare bene allo US Open sarebbe la svolta decisiva.
L’obiettivo è quello di raggiungere la seconda settimana, cosa accaduta nel 2015, anno dell’incredibile rimonta contro Rafa Nadal, in quello che è tuttora uno dei match più belli di sempre della carriera del ligure. Ci vorrà anche un pizzico di fortuna nel sorteggio, magari evitando alcuni bombardieri in grande forma e che non sono teste di serie (vedi il russo Kachanov o l’olandese Haase).
Ovviamente tutto dipenderà come sempre da quale Fognini scenderà in campo. In questa stagione Fabio ha giocato bene negli Slam, raggiungendo gli ottavi sia agli Australian Open sia al Roland Garros, mentre a Wimbledon si è fermato al terzo turno contro il ceco Vesely in un match dai mille rimpianti. Diventa dunque fondamentale ripetere i risultati di Melbourne e Parigi a New York.
I principali rivali nella corsa alla top ten sono il belga David Goffin (difende gli ottavi), l’americano John Isner (difende il terzo turno), l’argentino Diego Schwartzman e lo spagnolo Pablo Carreno Busta, che lo scorso anno raggiunsero addirittura rispettivamente i quarti di finale e la semifinale e quindi hanno davvero tantissimi punti da difendere. Fognini può davvero ambire al sorpasso ad alcuni di loro, con il sogno primi dieci del mondo che è veramente possibile.
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foto jctabb / Shutterstock.com