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US Open 2018, il tabellone di Camila Giorgi. Esordio facile per la marchigiana, poi arrivano le Williams in fila
Come a Wimbledon, a rappresentare l’Italia agli US Open 2018 senza dover passare dalle qualificazioni c’è la sola Camila Giorgi. Per la marchigiana il sorteggio è stato praticamente a due facce: da una parte un debutto teoricamente non difficile, dall’altra l’inserimento in un lato di tabellone che qualcuno ha già definito più simile all’Armageddon.
L’urna ha riservato alla Giorgi un primo turno contro la wild card americana Whitney Osuigwe, che a 16 anni si è già ritagliata un posto molto importante nel circuito juniores. Nata a Bradenton, proprio dove c’è l’Accademia di Nick Bollettieri (peraltro da lei frequentata), la Osuigwe ha vinto il Roland Garros junior nel 2017, ripetendosi all’Orange Bowl di Plantation (nel circuito junior i due tornei fanno parte della stessa categoria, i Grade A). Si è affacciata seriamente al circuito WTA quest’anno, disputando diversi tornei ITF da 25.000 dollari, con buoni risultati. Ha ricevuto una wild card per le qualificazioni a New Haven, superando un turno e togliendo un set a Belinda Bencic, poi arrivata fino ai quarti di finale. Probabilmente, allo stato attuale delle cose, la Giorgi è per lei un ostacolo troppo elevato da superare, ma potremmo risentir parlare di lei in futuro.
Per la marchigiana, invece, la questione del tabellone inizia a farsi complicata già dal secondo turno: c’è Venus Williams ad aspettarla. Se poi dovesse compiere l’impresa (e agli Australian Open, nel 2015, ci è andata vicinissima), il terzo turno avrebbe il nome dell’altra Williams, Serena, omaggiata della testa di serie numero 17 nonostante ad oggi sia 24 del mondo. Poi c’è Simona Halep agli ottavi di finale, ma spingersi fino alla numero 1 del mondo pare, in questo stato delle cose, francamente un po’ troppo.
C’erano anche cinque italiane nelle qualificazioni; nessuna di loro è riuscita a superarle, con Martina Trevisan unica a raggiungere il terzo turno. L’Italia, dunque, resta per la seconda volta di fila con un’unica rappresentante femminile a livello Slam.
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Credits: jctabb / Shutterstock