MotoGP
Valentino Rossi, GP Austria 2018: “Ci sarà da soffrire, non ho a disposizione miglioramenti per la moto”
Valentino Rossi non fa voli pindarici nel corso della conferenza stampa che ha dato il via ufficiale al fine settimana del Gran Premio d’Austria 2018 della MotoGP. Le parole del “Dottore” lasciano poco spazio ai sogni di gloria, e vogliono essere un messaggio diretto alla casa madre della Yamaha in Giappone: “Il Red Bull Ring è una pista particolarmente difficile per le caratteristiche della nostra moto. L’anno scorso, per esempio, abbiamo faticato molto, mentre nel 2016 avevo chiuso al quarto posto, non distante dalle due Ducati e dal mio compagno dell’epoca Jorge Lorenzo. Quest’anno sappiamo che ci sarà tanto da lavorare, dovremo guardare ad ogni dettaglio e puntare al nostro massimo. Sulla carta, come detto, siamo su un tracciato nel quale soffriremo ma, guardando il bicchiere mezzo pieno, siamo reduci da una gara positiva a Brno e lunedì nel corso dei test abbiamo lavorato tanto”.
Le novità portate in pista sulla pista ceca, tuttavia, non hanno soddisfatto il pilota di Tavullia: “Non avevamo a disposizione un pacchetto di aggiornamenti significativo e, in effetti, non abbiamo trovato niente che ci permettesse di migliorare. Il nostro livello rimarrà il medesimo e, quindi, non vivremo un fine settimana facile qui in Austria”. I problemi della M1, com’è ben noto, riguardano l’elettronica: “Non riusciamo a sfruttare l’accelerazione nel modo giusto, ma non riusciamo a migliorare e, sinceramente, non so se e quando potremo farlo. I nostri limiti sono chiari e noti da tempo, per cui è fondamentale che la Yamaha lavori nella giusta direzione come abbiamo provato a fare lunedì. Non c’è da girarci attorno, ci occorre tempo, dobbiamo crescere, tutto sta nello riuscirci”.
Il pensiero, tuttavia, di stravolgere la propria M1 non è praticabile: “Credo che non sia fattibile cambiare totalmente l’assetto della mia moto. Dopotutto, fino ad oggi, siamo sempre arrivati bene alla domenica e abbiamo ottenuto il massimo possibile. Non penso sia il caso di puntare su qualcosa di totalmente diverso e rischioso. Si potrebbe puntare su una gomma Soft, ma a metà gara sarei sulla tela, e arriverei in una posizione peggiore di quello che otterrei normalmente”.
Su questa pista il “Dottore” ha centrato il primo podio in carriera ben 22 anni fa. La memoria torna indietro nel tempo: “Ricordo quasi tutto di quella giornata, perché quando sali sul podio per la prima volta non puoi certo dimenticarlo. Era la mia stagione di esordio nella classe 125 e me la cavavo bene. Iniziai a trovarmi maggiormente a mio agio nel corso della gare europee. Sfiorai le prime tre posizioni in diverse occasioni, ma nel GP d’Austria non me lo feci scappare. La gara fu complicata, umida e fredda. Vissi una bella sfida con Aspar Martinez, un rivale davvero duro per me. Nel corso dell’ultimo giro mettemmo in scena una bella battaglia e la spuntai io. Bellissimi ricordi”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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