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Vuelta a España 2018, Fabio Aru: “Mi sono gestito bene. Sono stato bravo a resistere”

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Fabio Aru, come stai? Se lo chiedono da un po’ di tempo gli appassionati di ciclismo. Il sardo, vincitore della Vuelta a España nel 2015 e quinto al Tour de France 2017, sta attraversando un’annata complicata, nella quale il ritiro dal Giro d’Italia 2018 ha rappresentato l’apice in negativo.

E così il Cavaliere dei Quattro Mori è a questa Vuelta per darsi delle risposte e capire se è davvero quello di prima oppure no. Al momento la risposta è stata: “bene ma non benissimo“. Nella quarta tappa della corsa a tappe iberica, lungo l’ultima erta del Puerto de Alfacar, il capitano della UAE Emirates ha cominciato a fare fatica, perdendo le ruote del gruppo dei migliori. Poi, con determinazione, ha recuperato, sfruttando un calo del ritmo e pendenze agevoli.

E’ vero c’è stato un momento in cui ho sofferto un pochino. La LottoNL-Jumbo ha preso la salita a velocità folle e io ho pagato un po’. A me sembrava impossibile salire così visto anche il caldo…Ho pensato però che l’arrivo fosse ancora lontano e non avrebbero potuto proseguire così. Prima che a chiudere ho voluto gestirmi, a dosare lo sforzo. Quando ho visto che il ritmo era calato sono rientrato nel gruppetto e ci sono rimasto abbastanza agevolmente. Diciamo che sono stato bravo a resistere“, ha dichiarato il corridore nostrano, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Quindi una valutazione positiva: “Ci sono, anche se mi manca ancora un po’ ma preferisco guardare agli aspetti che hanno funzionato nella tappa di oggi“, ha sottolineato Aru. Non resta che attendere il giudizio della strada e quali prove saprà superare il nostro portacolori.

 

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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