Ciclismo
Vuelta a España 2018: Nairo Quintana, il Condor pronto a volare in alto. Riuscirà a rivincere?
Nairo Quintana vuole prontamente riscattare l’opaca prestazione esibita al Tour de France e punta in alto alla Vuelta che scatterà sabato 25 agosto da Malaga. Il colombiano ha faticato davvero tanto alla Grande Boucle, staccandosi praticamente in ogni circostanza eccezion fatta per la 17^ tappa vinta grazie a uno splendido attacco sul Col du Portet. Troppo poco per un corridore della sua caratura, uno dei migliori scalatori degli ultimi anni che si presenta al via sempre con l’obiettivo di vincere, un verbo con cui però non sembra più avere feeling da un paio di stagioni: l’anno scorso puntava alla doppietta Giro-Tour e ha steccato, questa volta non è stato minimamente protagonista sulle strade transalpine e ora vede nella Vuelta l’ultima possibilità per raccogliere qualcosa di buono in un biennio altrimenti davvero poco soddisfacente.
Il capitano della Movistar, coadiuvato da Alejandro Valverde, ha comunque tutte le carte in regola per fare saltare il banco e puntare a quella maglia rossa che ha già conquistato nel 2016 (appunto suo ultimo grande trionfo in una importante corsa a tappe). Il percorso è infarcito di salite terribili, le pendenze sono particolarmente importanti e aspre, ci sono diverse frazioni in cui soltanto gli uomini da montagna riusciranno a emergere e Nairo Quintana può davvero cercare il colpaccio anche perché ci saranno appena 40 chilometri complessivi a cronometro (8 in apertura e poi 32 all’inizio nell’ultima settimana). Il dilemma è sempre il consueto: la gamba del 28enne sarà quella dei giorni migliori? La condizione sarà quella giusta per mandare ko tutti gli avversari tra cui spiccano Fabio Aru, Miguel Angel Lopez, Richie Porte? Riuscirà a essere continuo nel corso delle tre settimane di gara?
Soltanto la strada saprà rispondere a questi quesiti ma indubbiamente il Condor va tenuto seriamente in considerazione e può regalare grande spettacolo quando la strada inizierà a salire. Il fringuello che ha dato spettacolo al Giro 2014 non è poi così un lontano ricordo e dopo due grandi successi in anni pari chissà che non arrivi il terzo sigillo. E con un Mondiale per scalatori all’orizzonte…
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Foto: LaPresse – Fabio Ferrari / Rcs