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Vuelta a España 2018, Simon Clarke: “Mi sembrava di essere in una gara su pista”. Alessandro De Marchi: “Meglio un podio che nulla”

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La quinta frazione della Vuelta a España 2018 ha visto trionfare Simon Clarke (Education First) dopo una fuga di oltre 100 km. Il corridore australiano ha battuto allo sprint finale Bauke Mollema e Alessandro De Marchi, senza farsi raggiungere dal terzetto dei contrattaccanti costituito dal francese Rudy Molard (nuova maglia rossa), Davide Vilella e Floris De Tier (belga della Lotto NL-Jumbo).

Nell’intervista post-gara ha descritto dettagliatamente le proprie sensazioni negli ultimi 3 km di corsa: “Mi sembrava di essere in una gara su pista, di essere tornato molto indietro nel tempo. Sapevo che De Marchi era veloce ma magari non così tanto rispetto a me dopo una tappa così lunga. Ad un certo punto temevo ci potessero prendere da dietro, ho avuto anche un leggerissimo crampo quando Mollema è partito (mancavano 6,5 km al traguardo, ndr). Alla fine è un’emozione indescrivibile per me, perché mi ero preparato alla grande per questo appuntamento. Sentivo oggi di avere delle gambe in forma, però la fuga aveva moltissimi corridori di livello. C’è stata cooperazione solamente a tratti, poi nel finale ce la siamo giocata alla grande e sono estremamente soddisfatto”.

Uno dei più combattivi della frazione odierna è stato Alessandro De Marchi, che negli ultimi metri non ha avuto più le forze in corpo per cercare la vittoria in volata: “Alla fine è meglio un podio che niente, quindi devo essere anche soddisfatto. Sapevo che con quei due l’unica mossa da provare era coprire ogni attacco e poi eventualmente partire, ma non mi posso rimproverare assolutamente niente. Oggi mi sono preso qualche rischio in gara, sono soddisfatto di quello che ho realizzato”.





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luca.montanari@oasport.it

Foto: David MG/Shutterstock.com

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