Ciclismo
Vuelta a España 2018, Vincenzo Nibali: “Ai Mondiali sarò competitivo, importante essere qui. Il ciclismo è diventato un circo…”
Vincenzo Nibali sta vivendo le ultime ore prima della partenza della Vuelta di Spagna, prevista per domani da Malaga con una cronometro individuale. Lo Squalo torna in sella a poco più di un mese dall’incidente al Tour de France e con il mirino puntato sui Mondiali. Il siciliano però non si tira indietro come ha ribadito in un’intervista rilasciata a La Stampa: “Ho solo 20 giorni di allenamento, vediamo come reagisco. Non sono ancora pronto per competere ai massimi livelli, spero di crescere nelle prime due settimane e fare qualcosa di bello nell’ultima. Molto dipenderà dalle sensazioni che avrò, per ora non sono né brutte né super“.
Il 33enne punta ovviamente ai Mondiali ma arriverà al top il prossimo 30 settembre?: “Ci provo. Se andrà tutto ok, in Austria sarò competitivo“. Al momento comunque Enzo si sente “abbastanza bene e l’idea di rimettere il numero sulla schiena mi dà il buonumore. Non sono al 100% ma è già importante essere qui“.
Il capitano della Bahrain Merida ritorna anche sulla caduta alla Grande Boucle: “Cadere fa parte del ciclismo e devo accettarlo. Certo, sono deluso perché stavo andando bene e avrei fato un buon Tour, ma se penso che mi poteva andare molto peggio sono felice di correre la Vuelta“. Lo Squalo ha ribadito un concetto condiviso da molti ciclisti: “Il ciclismo a volte è diventato un circo e così non va bene. Troppi tifosi bevono alcolici e pur di apparire in tv fanno le cose più strane in mezzo alla strada. Pedaliamo alla cieca senza vedere dove andare. Sono situazioni folli“.
Foto: Valerio Origo
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