Ciclismo
Vuelta a España 2018, Vincenzo Nibali senza briglie! Si lotta per la classifica generale? Paolo Slongo: “Migliora ogni giorno! Terremo duro e poi…”
Vincenzo Nibali ha studiato un piano di battaglia per la Vuelta di Spagna: superare senza grossi danni la prima settimana, iniziare a stare bene nella seconda e poi dare tutto nella parte finale. La strategia dello Squalo sembra ben delineata, si attaccherà il dorsale numero 1 sulla schiena e non sembra intenzionato a utilizzare la corsa a tappe iberica soltanto come un allenamento in vista dei Mondiali. La classe del campione si vede anche in questo, il siciliano punta sempre al massimo ogni volta che gareggia e anche se è reduce dall’operazione alla decima vertebra toracica sembra avere tutte le intenzioni di lottare per la classifica generale. Sembrava una mera utopia fino a una decina di giorni fa ma il recupero di Enzo dall’intervento chirurgico, resosi necessario dopo lo sciagurato infortunio al Tour de France, sembra procedere a gonfie e non bisogna mettere dei freni, porre dei limiti a un fuoriclasse indiscusso che ha saputo trovare forza anche nella sfortuna.
Il pensiero in casa Bahrain Merida è abbastanza chiaro come ha rivelato l’allenatore Paolo Slongo in alcune dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dello Sport: “Sarebbe stupido mettergli delle briglie. Le sue condizioni sono in costante miglioramento. Ieri ha fatto un buonissimo allenamento d’intensità. I progressi si vedono giorno per giorno. Nibali ha fatto un allenamento di quattro ore con dentro sei salite di 5-6 chilometri alternando soglia bassa e soglia alta“. Lo Squalo sembra essersi messo già in ritmo gara a poco più di un mese dall’incidente sull’Alpe d’Huez (era il 19 agosto) e ad appena tre settimane dall’operazione. Ormai il quadro clinico del 33enne si è stabilizzato: “Ha ancora qualche fastidio più che sopportabile in zona lombare ma una roba minima. Non ha più la sensazione di ago piantato nella schiena“.
E infatti non si parla più di Vuelta come semplice allenamento verso la rassegna iridata: “Partiamo senza stress – afferma sempre Slongo – ma non andiamo per staccarci. Proviamo a tenere duro. Poi se vediamo che il distacco è enorme dopo le prime tappe e che ci sono troppi corridori forti allora anche in ottica Mondiale penseremo alle tappe“.
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