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Basket femminile, Mondiali 2018: USA Campioni del Mondo, Australia battuta 56-73. Terzo posto per la Spagna
Cambiano gli anni, i luoghi, ma non cambia il finale: gli Stati Uniti sono Campioni del Mondo 2018 dopo aver battuto nell’ultimo atto l’Australia col punteggio di 56-73. Per le americane si tratta del decimo titolo iridato, che in quest’occasione vale anche il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Miglior realizzatrice della finale è Brittney Griner con 15 punti, seguita da Diana Taurasi con 13 e da Breanna Stewart (MVP dei Mondiali dopo esserlo stata della WNBA) con 10. L’Australia paga una serata terribile di Liz Cambage, che pur con 14 rimbalzi non è riuscita a esprimersi al meglio un po’ per la marcatura di Griner, un po’ per problemi di falli e un po’ per la prosecuzione del duello col pubblico spagnolo, che, memore delle schermaglie della semifinale con la Spagna, non ha lesinato fischi. Miglior realizzatrice aussie è Alanna Smith, con 10 punti.
Pronti via, e il trio Taurasi-Stewart-Charles porta in due minuti gli USA sullo 0-8, che diventa 0-10 coi liberi di Charles. L’Australia non trova quanto sperato da Liz Cambage e nei primi cinque minuti tira malissimo (1/11). L’uscita di Cambage, però, libera in qualche modo le aussie, che si mettono a trovare parecchie soluzioni non previste dagli States. Tess Magden si carica sulle spalle, con cinque punti di fila, le sue compagne, portandole fino al 15-18 prima che un 2/2 dalla lunetta di Taurasi chiuda sul 15-20 il primo quarto.
La formazione americana prova a riprendere un pochino di margine, con Loyd che ne mette 4 consecutivi. Sul 17-26 non si segna per un po’ finché Ezi Magbegor, che un anno fa giocava i Mondiali, sì, ma quelli Under 19 a Udine, si trova protagonista con un paio di buone cose e il canestro del -7. Gli USA non trovano più modo di andare a canestro pur avendo vari tiri puliti, l’Australia risale ancora con Magbegor protagonista assieme ad Allen. Prima o poi, però, un gruppo di dodici superstar deve pur riaversi, e lo fa con Tina Charles dalla lunetta e Sue Bird dall’angolo: 23-32. Taurasi riceve tre liberi in omaggio e fa 23-35, poi Allen ed Ezbery riducono ancora le distanze sul 27-35 che chiude la prima metà della finale.
Si ricomincia con un gran tiro da tre di Bird e un facile canestro di Griner. Le americane, pur continuando a faticare in attacco, stringono in modo deciso le maglie in difesa: il risultato è che per un paio di minuti non segna più nessuno, fino alla decisione di Stewart di muoversi verso il centro del pitturato e firmare il +15 USA, con Griner che realizza il 27-44 poco dopo. Sandy Brondello, con un time out, prova a scuotere le aussie, ricevendo in risposta un 5-0 firmato Bunton e Smith, ma le americane sono ancora implacabili con Griner, Ogwumike e una Diana Taurasi che, con un tiro da tre incredibile per qualsiasi cosa, mostra una volta di più perché, ancora a 36 anni, è la più forte del mondo. Chi, invece, va per chiudere la partita è Griner, che con o senza Cambage si muove, prende spazio, salta, si appoggia al canestro, va dentro, fa di tutto e mette 20 punti tra le due squadre. Ci mette il carico anche Elena Delle Donne con la tripla del 38-61, un premio a lei che in semifinale WNBA aveva subito un infortunio che poteva avere conseguenze infinitamente peggiori di quelle effettive.
L’ultimo quarto, visto l’andazzo, serve soltanto a fissare il risultato finale, che diventa di 56-73. Alla fine, la prima a uscire dalla panchina per esultare con le compagne è Taurasi, che pur con l’età che ha, con la grandissima carriera alle spalle, ha ancora la forza, la voglia e lo spirito di essere unita alla sua squadra nazionale. Si può essere la più forte giocatrice del pianeta anche così.
MVP della finale: Brittney Griner
Miglior quintetto dei Mondiali: Liz Cambage (Australia), Emma Meesseman (Belgio), Astou Ndour (Spagna), Breanna Stewart (USA), Diana Taurasi (USA)
MVP dei Mondiali: Breanna Stewart
AUSTRALIA-STATI UNITI 56-73 (15-20, 27-35, 38-61)
AUSTRALIA – Allen 2, Bunton 5, Cambage 7, Ebzery 6, George, Lavey 3, Madgen 4, Magbegor 6, O’Hea 6, Smith 10, Talbot 4, Whitcomb 3. All. Brondello
STATI UNITI – Bird 6, Charles 6, Clarendon 2, Delle Donne 2, Griner 15, Loyd 9, Ogwumike 4, Plum 2, Stewart 10, Taurasi 13, Tuck 2, Wilson 2. All. Staley
Al terzo posto arriva la Spagna, che onora col bronzo la manifestazione organizzata in casa battendo il Belgio per 67-60 con 17 punti di Marta Xargay e 15 di Alba Torrens.
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federico.rossini@oasport.it
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Credits: FIBA Official Website fiba.basketball / Women’s Basketball World Cup