Basket
Basket, la rabbia di Meo Sacchetti: “Chi indossa la maglia azzurra deve avere una voglia diversa”
Prima uscita tutt’altro che convincente per la nazionale italiana di basket, pronta agli impegni di settembre per quanto riguarda le Qualificazioni ai Mondiali 2019. “Ho visto una buona squadra: la mia di club” la battuta di Meo Sacchetti è chiara, riferita al match amichevole senza punteggio tra gli azzurri e la “sua” Vanoli Cremona in quel di Trento.
“Tralascio la parte tecnica, perché abbiamo ancora pochi giorni di lavoro. Ma vedere così poca intensità unita a troppa superficialità e presunzione mi ha fatto davvero male. Resto sempre dell’idea che quando si indossa la maglia dell’Italia bisognerebbe avere un atteggiamento diverso per tutta la partita e non solo a sprazzi. Fa parte dei miei compiti far sì che non si vedano più simili cose. Non ci sono singoli da mettere dietro la lavagna, è sempre il gruppo ad avere un’identità precisa. Già durante la partita ho fatto capire alla squadra quello che pensavo, in questi giorni farò sicuramente un altro discorsetto. Per essere chiaro una volta per tutte. Sono tanto bravo ma quando voglio so essere anche io cattivo” le parole del ct alla Gazzetta dello Sport.
Sui prossimi impegni: “Non sono preoccupato di nulla. Bisogna però cambiare registro, a partire da venerdì quando al Torneo di Amburgo incontreremo la Repubblica Ceca. Non dico che vorrei vedere tanta rabbia dentro, ma la voglia diciamo dovrà essere diversa. Diciamo che sabato ho visto in campo gente da sei, mentre so che può e che deve dare otto. Avrei potuto essere più diplomatico e mascherare la delusione, ma sapete bene come sono fatto. Non possiamo perdere tempo, c’è un obiettivo serio da non dimenticare: vincere contro Polonia ed Ungheria”.
gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Ciamillo