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Basket, Qualificazioni Mondiali 2019: Italia-Polonia, reparti a confronto. Melli può dominare, attenzione a Ponitka

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Cresce l’attesa a Bologna per la sfida tra Italia e Polonia. Un match che può risultare decisivo per gli azzurri nelle Qualificazioni ai Mondiali 2019. La squadra di coach Meo Sacchetti è obbligata a vincere contro una diretta rivale per uno dei tre posti che portano in Cina il prossimo anno. La situazione in classifica è favorevole all’Italia, ma è necessario un successo per non dilapidare il vantaggio ottenuto dopo la prima fase.

Potrebbe essere un’Italia diversa rispetto alle precedenti uscite e che dovrebbe sfruttare maggiormente il gioco sotto canestro. La presenza di Nicolò Melli in questa senso è fondamentale e l’ala del Fenerbahce (in nazionale lo si vedrà spesso anche da centro) ha già dimostrato nell’ultima amichevole contro la Germania tutto il suo potenziale offensivo. Se è il Melli della finale di Eurolega allora l’Italia parte con un notevole vantaggio nel reparto lunghi, visto che la Polonia dovrà fare a meno di Maciej Lampe e Jakub Wojciechowski, considerando poi che Marcin Gortat ha preferito restare in NBA.

Adam Hrycanyuk e Mikolaj Witlinksi dovrebbero essere i centri nella sfida di domani sera ed entrambi non sono propriamente due assi in attacco. Inoltre va detto che Meo Sacchetti ha un’altra potenziale carta molto importante, quella di Jeff Brooks, da poco diventato italiano. Certo bisognerà capire cosa vuole fare il commissario tecnico italiano: lo schiererà subito contro la Polonia o preferirà tenerlo fuori (in campo ci andrebbe Christian Burns), posticipando il suo esordio in Ungheria.

Per l’Italia non c’è stato solo il ritorno in azzurro di Nicolò Melli, ma anche quello di capitan Gigi Datome. Quella del sardo è una presenza fondamentale, perchè, insieme al compagno di club, è il giocatore con più punti nelle mani della nostra nazionale. Soprattutto nei momenti caldi gli azzurri hanno finalmente colui da chi andare, evitando dunque di trovarsi in situazioni di ansia e poco lucidità come negli ultimi match contro Croazia ed Olanda. Restando sempre nel reparto delle ali, Sacchetti si aspetta molto anche da Pietro Aradori, che come al solito uscirà dalla panchina per garantire punti e minuti di qualità ed il bresciano deve assolutamente riscattare una disastrosa prova contro gli Orange (forse una delle sue peggiori partite in azzurro).

In cabina di regia qualche novità in casa Italia, vista la possibile presenza nel quintetto titolare di Andrea Cinciarini, reduce da un’ottima stagione con l’Olimpia Milano e alla sua prima apparizione in queste Qualificazioni. Un altro ritorno è quello di Amedeo Della Valle, mattatore delle prime quattro vittorie dell’Italia, ma arrivato all’ultimo momento al raduno dopo alcuni problemi fisici delle ultime settimane. Da capire poi anche il ruolo di Awudu Abass, il migliore nelle due sconfitte con Croazia e Olanda, che sarà utile non solo in attacco, ma specialmente per i suoi show difensivi contro gli esterni polacchi.

Un reparto quello degli esterni in casa Polonia che presenta due pericoli in particolare. Il primo è Mateusz Ponitka, che non ha nel tiro da tre la sua miglior qualità, ma che sa il fatto suo ogni volta che parte dentro l’arco. Un giocatore che può mettere in difficoltà per la sua velocità ed esplosività e proprio per questo potrebbe diventare l’obiettivo difensivo di Abass. Il secondo, invece, è AJ Slaughter, che torna in nazionale per la prima volta in queste Qualificazioni: il 31enne naturalizzato è un buon realizzatore e nell’ultima stagione in Francia con la maglia dell’ASVEL ha chiuso con il 49% da due e il 38% da tre. Attenzione anche Adam Waczynski, soprattutto se dovesse entrare in striscia da tre punti. Un vero e proprio killer dall’arco e dunque l’Italia dovrà cercare in tutti i modi di fermarlo subito.

 





 

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Credit: Ciamillo

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