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Boxe: Guido Vianello lascia la nazionale. Passerà da pro negli Stati Uniti

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Importante novità per quanto riguarda la boxe tricolore: Guido Vianello, uno dei più importanti pugili dilettanti italiani, erede di Roberto Cammarelle nella categoria dei supermassimi per quanto riguarda le Olimpiadi di Rio 2016, ha deciso di intraprendere una strada diversa, quella del professionismo. L’azzurro volerà negli Stati Uniti, verso Las Vegas, per incontrare Bob Arum che gli ha proposto un contratto davvero interessante.

“L’idea è quella di arrivare al top ma in maniera progressiva il contratto infatti mi lega per sette anni all’organizzazione americana. I primi due anni debbo sostenere cinque incontri ogni dodici mesi tutti sulle sei riprese, è possibile programmare un sesto incontro, se ci saranno i tempi giusti per inserirlo. Il terzo anno gli incontri saranno quattro, uno in meno, ma tutti sulle otto riprese; il quarto anno ancora quattro salendo con il numero delle riprese, si va a dieci, e dalla quinta stagione potrò confrontarmi con le dodici riprese, quindi battermi per un eventuale titolo internazionale o mondiale se nel frattempo la mia carriera avrà avuto risvolti positivi, come tutti, io per primo, ci auguriamo. Come si vede una proposta seria, studiata in maniera mirata. La parte economica? La discuteremo e la ufficializzeremo tra un mese. Infatti ho dato le mie dimissioni dall’arma dei Carabinieri che saranno ufficiali il 30 ottobre, a quella data ci sarà l’annuncio. Nel frattempo inizierò gli allenamenti frequentando a Las Vegas la stessa palestra dell’ex iridato Golovkin” le parole del pugile tricolore alla Gazzetta dello Sport.

Per quanto riguarda l’esordio: “È stato fissato anche quello: il debutto sarà a New York l’8 dicembre. E’ previsto anche che uno degli incontri vengo disputato a Roma, ed alla organizzazione provvederà sempre lui direttamente”. Sulla Nazionale: “Ho parlato con il presidente ed i tecnici. Sono ovviamente dispiaciuti, contavano su di me per la squadra azzurra, ma hanno capito e mi hanno fatto gli auguri, lasciandomi libero di decidere e andare”.





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: FPI

3 Commenti

1 Commento

  1. ghost

    27 Settembre 2018 at 12:57

    in bocca al lupo per la nuova avventura, anche se temo che una tempistica così lunga a già 24 anni finirà per non portarlo da nessuna parte (del resto, anche il talento non è certo quello di Cammarelle…e neanche quello del “raccomandato e sopravvalutato” Joshua).
    spero che almeno economicamente ne valga la pena.
    per quanto riguarda la Nazionale Azzurra e le competizioni AIBA, tanto al momento non c’è possibilità di ottenere nulla e la maglia Italiana è pure un peso insostenibile (politicamente parlando).
    AIBA ed EUBC…le 2 peggiori istituzioni sportive al mondo…meglio perderle che averci a che fare (e francamente spero proprio che entro fine anno il CIO cacci definitivamente l’AIBA dai suoi ranghi, anche se probabilmente rimarrà un sogno e nulla più, visto che tra “soggetti poco raccomandabili” di solito c’è solidarietà).

    • cavabara

      27 Settembre 2018 at 15:38

      Ghost spero anche io che il CIO deferisca l’AIBA e che escluda dalle olimpiadi la boxe, non per lo sport in se ma per l’organizzazione, gli arbitri e il doping. Negli ultimi anni abbiamo avuto esempi di doping, arbitraggi discutibili ( per non dire altro ) e mal organizzazione, finchè non si risolveranno le cose un esclusione andrebbe proprio bene

    • cavabara

      27 Settembre 2018 at 15:39

      Oddio mi ha fatto venire in mente Joshua e le olimpiadi di Londra 2012….che schifo…. 🙂

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