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Calcio, Nations League 2019: povera Italia, anche il Portogallo vince dominando. Ora è spettro retrocessione

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Termina 1-0 all’Estádio da Luz di Lisbona la sfida tra Portogallo e Italia, valida per la seconda giornata della Nations League 2018-2019 di calcio, nuova competizione organizzata dalla UEFA. Altra prestazione incolore della nostra squadra, sempre in sofferenza contro i palleggiatori portoghesi, meritatamente vittoriosi grazie alla realizzazione dell’ex calciatore del Milan André Silva nei primi minuti del secondo tempo. Selezione nostrana mai pericolosa e con tanti errori in fase di disimpegno. C’è ancora tanto da lavorare per Roberto Mancini e il suo staff e questo ko, nell’economia del gruppo 3 della Lega A, non è una buona notizia per il fantasma di una retrocessione che inizia ad aleggiare. Gli Azzurri torneranno in campo il 14 ottobre a Chorzow contro la Polonia.

PRIMO TEMPOMancini rivoluziona la sua formazione rispetto al primo incontro schierando un 4-4-2: Donnarumma; Lazzari, Romagnoli, Caldara, Criscito; Chiesa, Cristante, Jorginho, Bonaventura; Zaza, Immobile. Fernando Santos risponde con il solito 4-3-3: Rui Patricio; Cancelo, Pepe, Ruben Dias, Mario Rui; Ruben Neves, William Carvalho, Pizzi; Bruma, André Silva, Bernardo Silva. Lusitani, come noto, orfani di Cristiano Ronaldo, mentre il ct italiano sceglie la dinamicità degli esterni e sorprende per l’inserimento di Zaza in avanti e di Lazzari sulla corsia destra. Mario Balotelli va in tribuna. Portogallo molto propositivo sull’out sinistro con Bruma che, sfruttando le non puntuali coperture di Chiesa, crea qualche imbarazzo alla retroguardia tricolore, ottimamente innescato da Bernardo Silva. Il Bel Paese prova a farsi vedere con il calciatore della Fiorentina con un destro a mezza altezza dopo 15′ senza creare problemi a Rui Patricio. Gli Azzurri faticano come contro la Polonia a fraseggiare e l’errore di Cristante per poco non costa caro: retroguardia di Mancini graziata da un Pizzi poco lucido. Portoghesi superiori nel palleggio e Italia in sofferenza in mezzo al campo con la coppia centrale (Jorginho-Cristante), spesso in inferiorità numerica e poco mobile. Al 25′ la Nazionale nostrana si rende pericolosa: Immobile combina con Zaza in area di rigore, poi l’ex Juventus col tacco cerca l’ultimo passaggio di fino, ma la retroguardia portoghese legge tutto. Sul ribaltamento di fronte grande chance per i padroni di casa che, su un’uscita incerta di Donnarumma, possono sbloccare il risultato con Bernardo Silva che spara a colpo sicuro ma Romagnoli salva sulla linea. Al 32′ altra occasione importante per i lusitani: Mario Rui scappa via sulla fascia sinistra, mette la palla al centro e trova la deviazione di Cristante che va ad incocciare la traversa. Italia lunga ed è William Carvalho a sfiorare il gol del vantaggio con un sinistro dal limite a lambire il palo alla sinistra dell’estremo difensore nostrano. Negli ultimi scampoli della prima frazione i ragazzi di Mancini contengono meglio la pressione avversaria ma manca la dovuta precisione in rifinitura.

SECONDO TEMPOAvvio di ripresa molto negativo per gli Azzurri che subiscono il gol: Caldara e Lazzarri non contrastano la coppia William Carvalho-Bruma, si apre un’autostrada per il numero 7, che mette al centro e, nonostante la deviazione di Jorginho, la sfera arriva ad Andrè Silva che supera Donnarumma. Italia tramortita e “Gigio” è costretto agli straordinari sul sinistro di Bernardo Silva al 54′. 5′ dopo Mancini effettua la prima sostituzione: esce Immobile ed entra Berardi con la formazione tricolore che si schiera con il 4-3-3. Tanta confusione tra le fila italiane e troppe palle perse in mezzo al campo da parte di un Cristante, lontanissimo parente da quello ammirato nell’Atalanta l’anno passato. Le distanze tra i reparti della compagine del Bel Paese si allungano e le ripartenze dei lusitani sono spesso pericolose ma c’è sempre Donnarumma a fare buona guardia. Squadra piatta e prevedibile quella dell’Italia e gli spunti sugli esterni latitano mentre Bernardo Silva sale in cattedra, sfruttando gli spazi. Gli altri cambi (Belotti ed Emerson Palmieri) del ct italiano non sortiscono gli effetti sperati e questa sconfitta alimenta i dubbi e le perplessità su una formazione priva di qualità e determinazione.

 

 

 

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Foto: kivnl / Shutterstock.com

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