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Canoa
Canoa slalom, Mondiali Rio de Janeiro 2018: i convocati dell’Italia. Saranno sette gli azzurri in gara nella rassegna iridata
Un mese di intenso lavoro per gli azzurri della canoa slalom, o almeno per i sette italiani che andranno ai Mondiali di Rio de Janeiro in programma a fine mese: la delegazione del Bel Paese partirà alla volta del Brasile subito dopo la conclusione delle Finali di Coppa del Mondo in programma nel weekend a La Seu d’Urgell, in Spagna.
Il kayak maschile punterà sullo stesso tridente in gara nelle acque iberiche: ci saranno Giovanni De Gennaro, Zeno Ivaldi e Christian De Dionigi. Nel settore femminile tutto il peso della responsabilità sarà invece sulle spalle di Stefanie Horn, sempre una certezza nei grandi appuntamenti internazionali.
La canadese maschile punterà sul blocco consolidato della nazionale, formato da Roberto Colazingari, Raffaello Ivaldi e Stefano Cipressi, mentre l’Italia non sarà rappresentata al femminile. Dunque rispetto alle Finali torneranno a casa Elena Borghi e Chiara Sabattini nel C1, e Francesca Malaguti nel K1.
Di seguito l’elenco completo dei convocati dell’Italia per i Mondiali di canoa slalom:
KAYAK MASCHILE
Giovanni De Gennaro
Zeno Ivaldi
Christian De Dionigi
KAYAK FEMMINILE
Stefanie Horn
CANADESE MASCHILE
Roberto Colazingari
Raffaello Ivaldi
Stefano Cipressi
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Foto: Pier Colombo
roberto.santangelo@oasport.it
cavabara
7 Settembre 2018 at 23:17
Non riesco a capire come mai non convocare le nostre giovani ragazze del C1 ( Sabattini e Borghi ), potrebbero far esperienza con un Mondiale senior, bisogna farle crescere per il prossimo importante biennio.
Altra cosa è il K1 femminile, avrei convocato una seconda italiana, magari Giai Pron; sono sempre dell’idea che far fare esperienza e far gareggiare sempre più atlete porterebbe solo benefici a tutto il movimento
Che ne pensate?
ghost
8 Settembre 2018 at 11:29
che ne penso?
che le politiche di alcune federazioni (e quella della canoa in modo particolare, tanto nel settore slalom quanto nel settore acque ferme) sono davvero dei misteri di Fatima, incomprensibili a chiunque provi a capirci qalcosa.
onestamente mi pare che federcanoa sia una delle peggiori in assoluto in questo senso.
p.s. anche insistere su un ordinario zappatore d’acqua come De Dionigi al posto di un talento (da dirigere con molta attenzione, ma comunque un talento) come Weger mi sembra puro masochismo (se non qualcos’altro cui non voglio nemmeno pensare).
mah.
cavabara
8 Settembre 2018 at 12:03
Non conosco cosi bene la federazione canoa, però sappiamo che i prossimi mondiali di La Seu d’Urgell nel 2019 qualificheranno le prime 11 nazioni del C1 ( maschile e femminile ) quindi perché non portarsi avanti facendo partecipare gia a questo del 2018 le nostre due giovani portacolori?
Possibile che mi sfugga qualche cosa, avranno i loro buoni motivi ma proprio non lo capisco. Infatti vorrei avere una risposta cosi da mettermi il cuore in pace e capire bene i motivi che ci sono dietro ( vedo nazioni non blasonate come la nostra che portano sempre atleti a queste competizioni, e noi invece li portiamo con i contagocce )
Quello che dici ghost mi fa pensare, nell’ultimo anno come risultati e come ranking Weger è molto più avanti di De Dionigi, non capisco come mai nelle ultime uscite della nazionale lo preferiscano; può essere per qualche infortunio?