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Canottaggio
Canottaggio, Mondiali 2018: GLI IMBATTIBILI! Il 4 di coppia sa solo vincere! Campioni del mondo!
Il 4 di coppia sa solo vincere. Tre gare disputate in questo 2018: la tappa di Coppa del Mondo a Linz, gli Europei a Glasgow ed i Mondiali a Plovdiv (Bulgiaria). Risultato? Tre primi posti…
Un dominio schiacciante che ha portato l’equipaggio azzurro a splendere anche nella rassegna iridata di canottaggio che ha regalato all’Italia anche gli argenti del doppio pesi leggeri e del 4 senza senior, beffato per soli 25 centesimi dall’Australia.
I nuovi campioni del mondo Filippo Mondelli (classe 1994), Andrea Panizza (1998), Luca Rambaldi (1994) ed il capovoga Giacomo Gentili (1997) formano un quartetto giovane e dalla classe cristallina. Non solo hanno riportato in auge dopo diversi anni oscuri un’imbarcazione storica come il 4 di coppia, ma hanno sempre palesato una superiorità schiacciante nei confronti degli avversari.
E dire che i Mondiali non erano iniziati di certo al meglio. Gli azzurri avevano concluso addirittura all’ultimo posto la batteria disputata lunedì scorso, per poi terminare alle spalle dell’Olanda il ripescaggio ed approdare nell’atto conclusivo in extremis.
Tutta la preparazione era incentrata per raggiungere l’apice della forma proprio nella giornata odierna. Partiti dalla corsia 1, gli azzurri sono transitati in seconda posizione ai 500 metri, staccati di appena 5 centesimi dall’Ucraina. Lì è cominciata poi una progressione debordante ed inarrestabile. Sul passo gli alfieri tricolori si sono distesi con efficacia e naturalezza, guadagnando progressivamente sugli inseguitori e costruendo un margine incolmabile che li ha messi al riparo dal serrate finale dell’Australia.
Con il crono di 5’35″310 l’Italia ha conquistato l’oro precedendo proprio il quartetto oceanico di 1″2, mentre sul terzo gradino del podio è salita l’Ucraina che l’ha spuntata al fotofinish sulla Nuova Zelanda e l’Olanda. Sesta e mai in gara l’attesa Polonia.
Con un oro europeo e mondiale già in bacheca, il 4 di coppia azzurro, peraltro con margini di miglioramento ancora notevoli, guarda con grande ottimismo al prossimo biennio che porterà alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
federico.militello@oasport.it
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