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Canottaggio, Mondiali Plovdiv 2018: l’ammiraglia azzurra vola in finale! Fuori doppio e singolo femminili

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Quarta giornata di gare ai Mondiali di canottaggio e paracanottaggio di Plovdiv: in Bulgaria stamane erano impegnati sette equipaggi azzurri. Buone notizie dall’ammiraglia azzurra: l’otto senior maschile va direttamente in finale, mentre non passano lo scoglio dei ripescaggi doppio e singolo senior femminile. I due senza pesi leggeri vincono le test race, infine nel paracanottaggio il singolo PR1 femminile dovrà passare per i ripescaggi, mentre il singolo PR2 maschile va in finale.

Nelle batterie dell’otto senior maschile (specialità olimpica), dove lo scorso anno fummo bronzo, seppur con una formazione leggermente diversa, Giovanni Abagnale, Paolo Perino, Luca Parlato, Emanuele Liuzzi, Simone Venier, Mario Paonessa, Davide Mumolo e Leonardo Pietra Caprina, con Enrico D’Aniello timoniere, si classificano secondi nella seconda serie in 5’24″30 e vanno in finale assieme alla Germania, prima in 5’22″88. Battuta l’Olanda per appena 0″35, terza in 5’24″65, che sarà costretta ai ripescaggi. Trema intanto la miglior prestazione mondiale dei tedeschi (stabilita lo scorso anno in 5’18″68), dato che nella prima serie gli USA hanno vinto in 5’19″20 (miglior prestazione dei campionati) davanti all’Australia, seconda in 5’19″25. Dunque quello degli azzurri è il quarto crono d’ingresso in finale.

Nei ripescaggi del doppio senior femminile (specialità olimpica) Valentina Iseppi e Kiri Tontodonati non sono riuscite a superare lo scoglio, giungendo quarte nella prima serie in 7’02″65 e domenica dovranno gareggiare nella Finale C, che mette in palio la 13ma posizione. Le semifinali non erano lontanissime: la Grecia, terza classificata, fa segnare 7’00″88. Avanti anche Cina (6’58″82) e Francia (7’00″75).

Nei ripescaggi del singolo senior femminile (specialità olimpica) Eleonora Trivella non riesce a passare alle semifinali chiudendo quarta nella quarta serie in 7’56″69, e domani pomeriggio affronterà le semifinali per il 13° posto. Lontana la qualificazione, riservata a Danimarca, prima in 7’33″85, e Nuova Zelanda, seconda in 7’37″13. Davanti all’azzurra anche la Spagna, terza in 7’39″52.

Nella test race del due senza pesi leggeri maschile (specialità non olimpica) Giuseppe Di Mare ed Alfonso Scalzone, argento iridato in carica, vincono in 6’43″84, mettendosi alle spalle la Grecia di Antonios Papakonstantinou e Ioannis Marokos, secondi in 6’48″52 e gli USA David Smith e Thomas Foster, terzi ed ultimi in 7’36″28. Saranno solo queste tre imbarcazioni a disputare la finale di venerdì.

Nella test race del due senza pesi leggeri femminile (specialità non olimpica) Giorgia e Serena Lo Bue chiudono in 7’19″85, battendo gli Stati Uniti di Jennifer Sager e Jillian Zieff, uniche avversarie delle azzurre, che hanno fatto segnare il crono di 7’26″95. Obiettivo delle azzurre venerdì in finale sarà la nuova miglior prestazione mondiale, fatta segnare ai Mondiali del 1997 dalle neozelandesi Eliza Blair e Justine Joyce, con 7’18″32. Alle azzurre oggi è mancato poco più di un secondo e mezzo.

Per quanto concerne il paracanottaggio, nella specialità paralimpica del singolo PR1 femminile Anila Hoxha chiude al secondo posto la seconda batteria in 11’40″38, alle spalle della norvegese Birgit Skarstein, che fa segnare la nuova miglior prestazione mondiale in 10’26″38, togliendo anche la miglior prestazione dei campionati all’israeliana Moran Samuel, che con il tempo 10’58″15 lo aveva stabilito nella prima serie. La nostra portacolori dovrà passare dai ripescaggi venerdì pomeriggio, ma l’accesso in finale, dove lo scorso anno fu quarta, non sembra un problema, essendo quello dell’azzurra il quinto crono assoluto.

Nella specialità non paralimpica del singolo PR2 maschile Daniele Stefanoni vince la prima serie dei ripescaggi in 8’58″64 e passa in finale. Nella lotta per un gradino del podio l’azzurro se la vedrà con Brasile (secondo in 9’07″46), Canada (vincitore della seconda serie in 8’51″45) e Polonia (secondo nell’altra serie in 8’59″50). Appaiono infatti fuori portata Gran Bretagna ed Olanda, che avevano vinto le batterie.





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Foto: Federcanottaggio Mimmo Perna

roberto.santangelo@oasport.it

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