Formula 1
Charles Leclerc, GP Russia 2018: “Non conosco la pista e proverò ad adattarmi in fretta. L’approdo in Ferrari non mi distrae”
Charles Leclerc si è dimostrato carico e pieno di voglia di scendere in pista nel corso della conferenza stampa che ha dato il via ufficiale al fine settimana del Gran Premio di Russia 2018 di Formula Uno. Il pilota monegasco ha toccato diversi argomenti in vista del weekend di Sochi e, ovviamente, ha parlato anche del suo futuro in Ferrari. Ormai da qualche settimana è stata svelata la notizia ufficiale riguardo al suo approdo nella scuderia di Maranello in vista della prossima stagione, uno shock che, tuttavia, sembra non averlo distratto in maniera particolare. “Ovviamente da quando ho saputo del mio arrivo in Ferrari ho vissuto tante emozioni, ma devo assolutamente rimanere concentrato in vista di questo finale di stagione. Dal punto di vista mio, e anche della scuderia, sarà importante disputare nel migliore dei modi queste ultime sei gare che ci separano dalla conclusione del campionato. Solo successivamente penserò al futuro ed alla Ferrari, per me un vero e proprio sogno che diventa realtà, ma fino ad Abu Dhabi penserò solamente all’Alfa Romeo-Sauber”.
Gli obiettivi per questo rush finale, second Leclerc, sono molteplici. “Devo sfruttare questi sei appuntamenti per crescere ancora come pilota. Penso che si debba sempre provare a migliorare e, nel mio caso, ho davvero tanto ancora da imparare. Per quanto riguarda il team l’imperativo sarà mantenerci su questi livelli e, se possibile, superare ancora qualche rivale. Stiamo facendo bene, ma non vogliamo fermarci, anche a livello di sviluppo della monoposto, sia per il presente, sia per la prossima stagione”.
Il Gran Premio di Russia si corre sulla pista di Sochi, e per il monegasco si annuncia un weekend di adattamento. “Spero di conoscere in fretta questo tracciato che, al momento, conosco davvero poco. La pista sembra interessante e proverò ad essere performante sin da subito”. Ultima battuta sul “caos-bandiere blu” di Singapore, con diversi errori dei commissari nello sventolarne, o meno, e alcuni piloti che non le hanno rispettate. “Probabilmente a Marina Bay c’è stata troppa confusione, in un senso e nell’altra. Gli errori commessi in gara spero serviranno per le prossime volte, per regolamentare questa situazione così complicata. Credo che la regola degli 1.2 secondi di distacco da chi ti precede possa essere utile e, quantomeno, dare una linea guida”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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