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Ciclismo
Ciclismo, Mondiali 2018: Alejandro Valverde all’ultima occasione della carriera. La chance perfetta per conquistare la maglia iridata
38 anni passati, ma tanta, tanta voglia di fare ancora bene e andare a caccia di successi. Quella di Innsbruck sarà molto probabilmente l’ultima occasione per Alejandro Valverde: lo spagnolo, su un percorso davvero durissimo, andrà alla ricerca della sua prima maglia di campione del mondo di ciclismo su strada. Tante le volte in cui l’iberico è andato vicino al sogno iridato: ogni volta però si è dovuto accontentare dei piazzamenti. Dopo sei volte sul podio sembra essere giunto il momento di scalare il gradino più alto.
“Ci arriviamo con grandissime ambizioni. Sappiamo che in una corsa di un giorno, in un Mondiale, si può vincere o perdere. Ma in quanto entusiasmo, voglia e forma, penso di avere tutti gli elementi per fare bene” le parole dell’Embatido alla vigilia della settimana iridata. A disposizione avrà una squadra molto forte, tutta a completa disposizione. La Spagna sarà sicuramente una delle nazioni di riferimento della corsa mondiale: da Mikel Landa ad Enric Mas, passando per Mikel Nieve e Ion Izagirre, tutti corridori che possono dire la loro su questo percorso durissimo e che sicuramente anche da gregari non deluderanno le aspettative.
La condizione di Valverde non sembra essere però quella dei giorni migliori. L’obiettivo stagionale era proprio quello iridato, segnato con il circolino rosso sul calendario. Ritrovandosi nelle posizioni clou della classifica, quando mancava soltanto una settimana alla fine, il corridore spagnolo ha provato in tutti i modi a giocarsi il podio alla Vuelta. È mancato però lo spunto finale: proprio le leggere crisi dell’ultima settimana non sono un gran segnale verso ciò che sarà domenica prossima. Non sembra avere il fondo adatto ad una corsa che molto probabilmente diventerà durissima. Dovesse però esserci un po’ di controllo, la situazione diventerebbe impossibile per tutti gli avversari: portare Valverde davanti all’ultimo giro equivale quasi a lanciarlo, come spesso è capitato, sullo strappo di Ans alla Liegi. Sarebbe difficilmente battibile.
gianluca.bruno@oasport.it
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By Paul Wilkinson from London, United Kingdom – Olympics Mens Road Race 2012, CC BY 2.0, Link