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Ciclismo
Ciclismo, Mondiali 2018: i convocati dell’Italia. 7 sicuri, ultimo ballottaggio per Cassani
I Mondiali di ciclismo su strada sono sempre più vicini: la gara più attesa ad Innsbruck sarà sicuramente la prova in linea riservata ai professionisti, ultimo titolo ad essere assegnato domenica 30 settembre (clicca qui per il percorso). L’Italia, come le principali nazioni protagoniste, potrà schierare otto uomini e portare due riserve.
Davide Cassani, CT della nazionale italiana, ha diramato una lista iniziale di 11 nomi, ma ormai sono sette i ciclisti praticamente certi di prendere parte alla rassegna iridata, mentre restano presumibilmente in tre in corsa per l’ultima maglia, ballottaggio che presto potrebbe ridursi a due soli uomini.
I CONVOCATI DELL’ITALIA
Nibali
Aru
Moscon
De Marchi
Caruso
Pozzovivo
Pellizotti
Sono questi i sette uomini praticamente certi di essere in gara ad Innsbruck: soltanto un forfait (al momento poco probabile) di Fabio Aru potrebbe aprire le porte ad un altro tra i ciclisti al momento esclusi dalla lista dei titolari. Si tratta di una formazione completa e molto forte, nella speranza che le condizioni di Vincenzo Nibali siano tali da permettergli di competere per la maglia iridata.
ULTIMI BALLOTTAGGI
Visconti-Cataldo-Brambilla
Sono in tre a giocarsi l’ultima maglia, con Giovanni Visconti e Gianluca Brambilla avvantaggiati rispetto a Cataldo. Staremo a vedere se la colonia di atleti della Bahrain Merida aumenterà ulteriormente (già certi Nibali, Pozzovivo e Pellizotti). Al momento infatti Giovanni Visconti, già campione italiano, appare papabile per un posto tra i magnifici otto che rappresenteranno l’Italia.
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Foto: Valerio Origo
roberto.santangelo@oasport.it
bdzfvg
21 Settembre 2018 at 15:16
La professionalità di Nibali anche extra gare è fuori discussione, ma lo staff tecnico ? Secondo me uno staff tecnico che non riesce a portare alla forma naturale un corridore come Nibali nel giro di molte settimane fatte esclusivamente per quello scopo, è incompetente : LO DICONO I RISULTATI , E’ OGGETTIVO Ci avevavo detto “lasciamo passare la prima settimana di Vuelta” , poi ” Vedrete che la terza settimana sarà la sua, Si ipotizza di vincere almeno una tappa” Ed invece niente, staccato alla base della salita. Chissà se fosse stato con la SKY !!!!!…MOLTA PIU’ PROFESSIONALITA’ . Ma nessuno ne parla. Sembra come che la forma sia uno stato di grazia che puo’ venire o no, come un fatto miracoloso od una casualità . Non è così soprattutto in corridori , non piu’ giovanissimi, di cui si conosce (se si vuole e si è capaci, tanto piu’ aiutati oggi da una tecnologia sopraffina….) ogni aspetto fisico , le sue reazioni, le sue potenzialità. E’ TABU’ PARLARNE ? I TIFOSI ITALIANI NON DOVREBBERO CHIEDERNE CONTO ? O GLI ARGOMENTI SCOMODI NON SI DISCUTONO , PEGGIO DELLA POLITICA ?