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Ciclismo, Mondiali 2018: Italia, come stanno gli azzurri? Lo stato di forma del team: Moscon vola, Nibali e Aru rincorrono

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L’Italia si sta avvicinando a grandi passi ai Mondiali 2018 di ciclismo, la prova in linea per i professionisti è in programma domenica 30 settembre sul durissimo tracciato di Innsbruck. La nostra Nazionale si presenterà con otto uomini pronti a lottare per riportare a casa la maglia arcobaleno ma la missione si preannuncia davvero molto complicata. Vediamo nel dettaglio qual è lo stato di forma degli azzurri.

VINCENZO NIBALI – Lo Squalo è tornato in sella a tempo di record dopo la frattura alla decima vertebra toracica, a un mese di distanza dall’infortunio subito al Tour de France è tornato in gara alla Vuelta con un’operazione in mezzo ma il siciliano ha faticato a trovare il colpo di pedale giusto. Il 33enne ha tentato la fuga più volte ma non è mai riuscito a giocarsi una tappa, ha messo in mostra tutto il suo talento ma fatica ancora a esprimersi al meglio e lui stesso ha dichiarato che in queste condizioni non può vincere il Mondiale. La speranza è che l’uomo della Bahrain Merida stia facendo un po’ di pretattica e che a Innsbruck invece riesca a inventarsi una delle incredibili magie di cui è capace. Per il momento la forma non è delle migliori, ma mancano ancora nove giorni alla gara e domani potremo avere dei nuovi segnali al Memorial Pantani.

FABIO ARU – Il Cavaliere dei Quattro Mori non ha minimamente convinto durante la Vuelta, si è staccato più volte in salita e poi ha pagato anche una brutta caduta seguita da un attacco di febbre che lo ha limitato notevolmente. La stagione del sardo, che si era dovuto ritirare al Giro d’Italia, è davvero molto sfortunata e il suo stato di forma è lontano da quello che serve per disputare una rassegna iridata da protagonista. Un corridore del suo talento, però, potrebbe essere una pedina fondamentale per l’Italia per provare a rimescolare le carte a tre-quattro giri dal termine: sarà chiamato a un ruolo di gregariato, a meno di una repentina ripresa nei prossimi giorni già a partire dal Memorial Pantani.

GIANNI MOSCON – Il corridore italiano più in forma del momento, capace di vincere Coppa Agostoni e Giro di Toscana in appena cinque giorni dopo essersi allenato allo Stelvio in solitaria durante la squalifica di cinque settimane inflittagli per il noto pugno scagliato al Tour de France. Il 24enne trentino può davvero essere l’asso nella manica dell’Italia, l’uomo che in pochi si aspettano e che invece può fare la differenza in salita attaccando nell’ultimo giro per cercare un’impresa incredibile.

ALESSANDRO DE MARCHI – L’uomo per la fuga da lontano, quello da piazzare in un attacco importante. Il Rosso di Buja ha dato delle risposte confortanti alla Vuelta di Spagna vincendo anche una tappa, sembra davvero avere un’ottima gamba e ha il cuore azzurro per emergere in un Mondiale così duro. Il 32enne sarà un uomo fondamentale per la strategia di Cassani che potrà sfruttarlo come meglio crede.

DAMIANO CARUSO – Ha attaccato durante la Coppa Agostoni dimostrando di essere in crescendo di condizione, un grande lavoratore che può fare sentire la sua voce in gruppo e che sicuramente si metterà al servizio dei propri compagni.

DOMENICO POZZOVIVO e FRANCO PELLIZOTTI – I due fidi gregari di Vincenzo Nibali alla Bahrain Merida: il lucano si è fatto vedere pimpante durante le recenti classiche in Canada, il veterano ha ben lavorato alla Vuelta. Sulla loro condizione di forma ci sono ben pochi dubbi, quando vengono chiamati in causa si fanno sempre trovare preparati e sicuramente non deluderanno a Innsbruck.

Sette ciclisti che sembrano ormai certi del posto, l’ultima maglia a disposizione sarà assegnata nei prossimi giorni: il ballottaggio tra Visconti, Cataldo e Brambilla si preannuncia molto acceso.

 





Foto: Pier Colombo

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