Ciclismo
Ciclismo, Mondiali 2018: la Francia fa paura. Julian Alaphilippe uno dei candidati all’oro, ma occhio a Pinot e Bardet…
Una delle nazionali più temibili sulla carta ai Mondiali di ciclismo su strada 2018 è certamente la Francia. Sul tracciato durissimo di Innsbruck (Austria) i transalpini possono contare su uno dei corridori più in forma del momento, ossia Julian Alaphilippe, vincitore della classifica scalatori in questa edizione del Tour de France e due volte vincitore sulle strade della Grande Boucle, inoltre in trionfo poco più di dieci giorni fa al Tour of Britain. Il corridore della Quick-Step Floors apprezza maggiormente le corse in linea di un’unica giornata piuttosto che sulle tre settimane, come dimostrabile dai piazzamenti sul gradino più alto del podio della Freccia Vallone e della Clasica San Sebastian, una variabile che lo fa inserire nel borsino dei favoriti. Proprio grazie al puro scalatore 26enne la nazionale francese competerà dunque per il titolo iridato che le manca da 21anni (con Laurent Brochard a braccia alzate a San Sebastian nel 1997).
Rappresentativa transalpina tra le più forti non solo per Alaphilippe: durante la Vuelta di Spagna terminata pochi giorni fa si è distinto Thibaut Pinot, autore di due successi individuali e sesto nella generale, rivelatosi tra i più intraprendenti in salita sulle strade iberiche; la sua “sfacciataggine” in ascesa potrebbe mandare fuorigioco diversi avversari. Attenzione pure a Romain Bardet, che assumerà il ruolo di gregario di lusso ed eventualmente puntare ad un piazzamento rilevante in caso di stravolgimento delle gerarchie a gara in corso.
Tra gli otto convocati si distinguono anche Pierre Rolland e Rudy Molard, anch’essi daranno un grande supporto al proprio capitano, aumentando il tasso tecnico della formazione tricolore rosso bianco e blu. Dopo la conferma di Tony Gallopin ed Anthony Roux, resta ancora incognita l’ultima pedina della corazzata francese, uno tra Warren Barguil, Alexandre Geniez e Alexis Vuillermoz. Scelta veramente difficile, a prova del fatto che questa Francia fa davvero paura e nella corrente edizione come non mai può puntare seriamente alla medaglia del metallo più prezioso.
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luca.montanari@oasport.it
Foto: Valerio Origo