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Ciclismo, Mondiali 2018: le pagelle della prova in linea. Alejandro Valverde in trionfo, Gianni Moscon super, male Alaphilippe e la Colombia

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Era uno dei nomi più quotati, forse colui che era più atteso da quando è stato svelato il percorso lo scorso anno. Alejandro Valverde questa volta non sbaglia e a 38 anni va a prendersi il titolo iridato che gli era tanto mancato durante la carriera. Corsa eccezionale per l’iberico che in quel di Innsbruck domina la prova in linea dei Mondiali 2018 di ciclismo battendo Bardet e Woods. Bene l’Italia con un super Gianni Moscon. Andiamo a rivivere la gara con le pagelle dei protagonisti.

LE PAGELLE DEI MONDIALI DI CICLISMO

Alejandro Valverde, voto 10: l’Embatido piazza il colpo giusto al momento giusto, come ci aveva abituato più volte in una carriera già stellare. L’iberico non paga la pressione, non cede dopo una Vuelta terminata non al top e arriva pronto nell’appuntamento più importante dell’anno. Aiutato da una super squadra si trova nella posizione migliore nel finale: sul muro non attacca, si gestisce al meglio e poi in una volata ristretta non può che dominare, disputando gli ultimi 3 chilometri da vero e proprio padrone della corsa. Oggi era veramente imbattibile.

Romain Bardet, voto 8,5: la rabbia nel finale ci sta, ma la sua seconda piazza è stata davvero inaspettata e molto positiva. Preparazione diversa rispetto ai corridori più attesi, ha preferito correre in Italia piuttosto che disputare la Vuelta e per poco non ci è scappato il colpaccio. Sul muro finale fa la differenza e distrugge il gruppo, mandando in difficoltà anche il più quotato compagno di squadra Alaphilippe. Nello sprint però non ne ha per tenere testa al più veloce Valverde.

Michael Woods, voto 9: prova strepitosa per il canadese che anno dopo anno sta crescendo in maniera costante. È un uomo da classiche e lo dimostra anche oggi, spuntando sul più bello: sul muro conclusivo quasi manda in crisi anche Valverde, ma poi non ne ha per tirar fuori un briciolo di lucidità e provare ad andar via in solitaria. La medaglia di bronzo è più che meritata.

Tom Dumoulin, voto 8: ancora un piazzamento, al termine di una stagione davvero di livello monstre. È stato di gran lunga il più costante in questo 2018: secondo al Giro, secondo al Tour, secondo al Mondiale a cronometro e quarto nella prova in linea. La rimonta dopo il muro è il suo marchio di fabbrica, poi però non trova spazio per anticipare e chiude ai piedi del podio.

Gianni Moscon, voto 8: in tanti puntavano su di lui, vista la condizione di Nibali, in casa Italia. Il corridore trentino nonostante la giovane età e le pressioni non si è fatto scoraggiare e ha tirato fuori una performance stellare. Ad Igls ci ha provato, spendendo forse troppo, sul muro finale però ha resistito salvo poi crollare negli ultimi 200 metri dove è andato proprio in crisi. È mancato pochissimo, si deve accontentare della quinta piazza. Deve migliorare nella gestione tattica della corsa.

Michael Valgren, voto 8: quasi gli riusciva il colpaccio. Il danese dell’Astana, già vincitore di due classiche in stagione tra Belgio ed Olanda, prova ad anticipare tutti in quel di Igls, ma non ne ha per gestire il muro finale. Nonostante tutto resiste e chiude settimo.

Alessandro De Marchi, voto 7,5: dopo Moscon il migliore degli azzurri. La condizione in uscita dalla Vuelta era stellare, il corridore della BMC non ha paura di prendere vento e negli ultimi due giri è sempre in testa al gruppo a scattare o tirare. Il gregario perfetto, che ogni squadra vorrebbe avere in rosa.

Vincenzo Nibali, senza voto: la condizione non era al top, ci ha provato in tutti i modi, ma si è sciolto come neve al sole sull’ultima scalata ad Igls. La caduta al Tour de France ha compromesso la stagione dello Squalo.

Domenico Pozzovivo, voto 4: era annunciato in grandissima forma, ma è stato praticamente un fantasma per tutta la corsa. Ventesimo all’arrivo.

Julian Alaphilippe, voto 3: approcciato il muro finale sembrava potesse averne per staccare tutti, guidato da una Francia strepitosa. Invece è crollato sotto i colpi di Bardet, non avendone per rispondere. Il grande favorito paga un percorso forse troppo duro.

Colombia, Gran Bretagna e Belgio, voto 3: tre delle nazionali più attese non riescono a piazzare neanche un corridore nella top-10, correndo davvero molto male.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Photo credit: comunicato stampa Innsbruck-Tirol 2018 / BettiniPhoto

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