Ciclismo
Ciclismo, Mondiali 2018: le possibili tattiche dell’Italia. De Marchi e Caruso per le fughe, Nibali jolly, Moscon per il finale
Ai Mondiali di ciclismo di Innsbruck (Austria) l’Italia non sarà la Nazione favorita, ma con tattica e spirito di squadra gli azzurri cercheranno di far saltare il banco. Il CT Davide Cassani ha creato una formazione che possa adattarsi in base alle differenti situazioni di corsa, con più carte da giocare per cercare di sorprendere gli avversari. Andiamo quindi a scoprire le possibili tattiche dell’Italia.
Ci aspettiamo che gli azzurri si muoveranno subito nella prima fase. Infatti i primi 40 km di saliscendi possono agevolare gli attacchi e tante squadre proveranno a piazzare un uomo in fuga. I due uomini che sulla carta avranno il compito di centrare l’azione giusta sono Alessandro De Marchi e Damiano Caruso. Due corridori che hanno lo spirito da attaccanti e le qualità per resistere bene al comando della corsa in un percorso così duro.
In questo modo l’Italia potrebbe restare passiva in gruppo e attendere le mosse delle favorite. Nella parte centrale non dovremmo quindi vedere particolari azioni azzurre e nel caso di altri attacchi, potremmo fare da stopper con corridori come Franco Pellizotti e Dario Cataldo, o giocare in contropiede con Gianluca Brambilla per provare ad avere superiorità numerica in testa.
Nella fase calda della corsa sarà Vincenzo Nibali a doversi muovere. Lo Squalo ha la qualità unica di sapersi inventare dei grandi attacchi per sorprendere gli avversari, come fatto quest’anno alla Milano-Sanremo. In una delle ultime scalate ad Igls il siciliano potrebbe quindi fare il forcing in salita per poi lanciarsi a tutta in discesa e provare a fare il vuoto dietro di sé.
La carta da giocare invece negli ultimi chilometri sarà quella di Gianni Moscon. Il trentino è tornato subito protagonista dopo la squalifica, centrando il successo alla Coppa Agostoni e al Giro della Toscana, dimostrando una forma al top. Le sue caratteristiche si adattano bene al finale e viste le sue doti veloci, se riuscirà a rimanere con i migliori sul muro di Gramartboden, allora diventerà probabilmente l’uomo da battere. Infine l’asso nella manica degli azzurri sarà Domenico Pozzovivo, che come sottolineato nelle ultime ore da Cassani, potrebbe diventare la mina vagante di questa corsa, piazzando un colpo a sorpresa.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Valerio Origo