Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Ciclismo
Ciclismo, Mondiali 2018: Remco Evenepoel è un cannibale. Medaglia di bronzo per Andrea Piccolo nella cronometro juniores
Il ciclismo internazionale ha ufficialmente un nuovo cannibale, almeno per quanto riguarda le categorie giovanili. Remco Evenepoel non sente minimamente la pressione e va a prendersi il titolo mondiale in quel di Innsbruck nella cronometro individuale maschile juniores. Il belga, classe 2000, già pronto al grandissimo salto da professionista con la Quick-Step Floors, domina in lungo e in largo la prova lasciando lontanissimi tutti gli avversari. C’è spazio per gioire anche per l’Italia che trova la seconda medaglia in questa manifestazione iridata.
Mai in dubbio la medaglia d’oro sul percorso di 27,7 chilometri in terra austriaca. Dalle prime pedalate Evenepoel ha dimostrato di poter trionfare anche con una certa facilità. All’intermedio oltre 40” di vantaggio, all’arrivo addirittura 1’23” sul primo degli avversari: una gara a parte per il belga, che ha chiuso in 33:15.24 a 49.979 km/h. Deve arrendersi l’australiano Lucas Plapp: a lungo in testa, l’atleta oceanico sapeva già a cosa andava incontro. È il primo degli umani: la medaglia d’argento non può che essere una gioia. Chi può esultare ancor di più è Andrea Piccolo, classe 2001, il migliore degli atleti al primo anno in categoria: l’azzurro, campione italiano della specialità, mette in strada una prova eccezionale sin dall’intermedio e va a prendere una meravigliosa medaglia di bronzo.
A completare la top-5 il teutonico Michel Hessmann e il norvegese Soren Waerenskjold. Prova non del tutto eccezionale per l’altro italiano in gara, Samuele Manfredi: solo 32mo.
gianluca.bruno@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Innsbruck-Tirol 2018 / BettiniPhoto