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Ciclismo, Mondiali 2018: Vincenzo Nibali e un avvicinamento travagliato. Serve l’inventiva dello Squalo per mescolare le carte

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È molto probabilmente l’argomento più discusso tra i tifosi italiani della nazionale di ciclismo. Riuscirà Vincenzo Nibali ad arrivare al 100% alla prova in linea del Mondiale di Innsbruck? Difficile dare una risposta da esterni, al momento però, a livello oggettivo, basandosi su ciò che si è visto alla scorsa Vuelta, sembra davvero essere una mission impossible.

L’avvicinamento verso quello che doveva essere l’appuntamento più importante della stagione è stato davvero molto travagliato. Al Tour de France è arrivata la clamorosa caduta all’Alpe d’Huez, che ha rovinato tutto: micro frattura alla costola, lungo periodo di stop e condizione da inseguire in modo disperato. La riabilitazione è stata molto dura, il rischio di saltare il Mondiale è stato davvero molto alto, ma con tenacia lo Squalo è riuscito a rimettersi in bici presto, tentando la carta disperata della Vuelta per provare in tutti i modi ad inseguire il sogno iridato.

La fiducia nel corridore della Bahrain-Merida non è mai mancata, soprattutto per quanto riguarda Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale, che praticamente non ha mai dubitato del siciliano, issandolo sempre a capitano della propria squadra, anche nel momento più buio. Le parole, a meno di dieci giorni dall’appuntamento, non sono però confortanti: “Non sono nelle condizioni di fare la differenza e di poter vincere i Mondiali. Di salute sto meglio, ma la mia condizione l’avete vista, in questa Vuelta ho raccolto ben poco”.

Servono il cuore e la testa dello Squalo per provare ad inventare qualcosa sul durissimo percorso austriaco. Se nell’uno contro uno potrebbe partire battuto nei confronti dei vari Alaphilippe e Yates, il siciliano anticipando e sfruttando qualche mossa a sorpresa potrebbe provare a giocarsela. L’obiettivo è comunque quello di riuscire a crescere in questi pochi giorni che mancano, per provare ad arrivare almeno al 70-80% della forma.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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