Dressage

Equitazione, Mondiali 2018: Isabelle Werth inizia la caccia all’oro nel dressage, l’Italia punta su Sangiorgi e Sanavio

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Chi contrasterà il predominio tedesco? E’ questa la domanda che anima la vigilia del primo appuntamento del dressage in occasione dei Mondiali 2018 di equitazione a Tryon (USA), che prenderanno in via oggi, mercoledì 12 settembre, con la prima giornata di gare. La tedesca Isabelle Werth attualmente occupa i primi due posti del FEI Ranking con due diversi cavalli. E in sella a Bella Rose, il suo miglior destriero, andrà a caccia dell’oro che le è sfuggito quattro anni fa in occasione dei World Equestrian Games 2014.

La sua straordinaria supremazia, dimostrata in quasi tutti gli appuntamenti del circuito internazionale, le regala di diritto il ruolo di favorita per la vittoria finale. Ma non sarà così scontato un successo per la fuoriclasse teutonica, le cui rivali sono attrezzate per contrastare la sua leadership mondiale. Le connazionali Soenke Rothenberger su Cosmo e Jessica von Bredow-Werhdl su TSF Dalera BB saranno le sue principali avversarie, testimonianza evidente di quanto questa specialità sia diventata una questione quasi tutta tedesca.

Ma intanto la britannica Charlotte Dujardin, bi-campionessa in carica, è tornata alla riscossa per provare a confermarsi ai vertici dopo i tanti problemi fisici che hanno compromesso gli ultimi anni della sua carriera. E sarà lei a provare a mettere in difficoltà la pattuglia teutonica a Tryon sin dalle eliminatorie del grand prix, che vedrà in scena gli atleti impegnati nella prova individuale e in quella a squadre tra le 14.45 e le 24.00 ora italiana. Ma anche Carl Hester dispone di tutte le carte in regola per far saltare il banco ed insinuarsi nella lotta al vertice, di cui potrebbe far parte anche la statunitense Laura Graves.

La prova a squadre, intanto, dovrebbe svilupparsi in un assolo tedesco, con la Gran Bretagna ad inseguire, mentre l’Italia sarà rappresentata soltanto nell’individuale con due binomi, ossia l’esperto Pierluigi Sangiorgi con Gelo delle Schiave e il giovane Riccardo Sanavio con Glock’s Federleicht. Il primo, alla soglia dei 50 anni, ha l’occasione per tornare ai fasti del 2008, quando alle Olimpiadi di Pechino fu l’unico italiano ad accedere alla finale individuale, piazzandosi al 37° posto, prima di intraprendere anche una florida carriera da istruttore federale. Sanavio, invece, a 28 anni proverà a dare frutto agli allenamenti nella scuderia tedesca di Daniel Ramseier per puntare ad un piazzamento di prestigio al cospetto dei migliori interpreti della specialità, che domani vivrà il suo atto finale per la prova a squadre, che assegnerà le medaglie e i primi pass olimpici.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: FEI

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