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Equitazione, Mondiali 2018: la finale del completo slitta a lunedì, Ingrid Klimke a caccia di un clamoroso bis. E all’Italia serve un’impresa per qualificarsi per Tokyo

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Un’impresa d’altri tempi per staccare in anticipo il pass olimpico e programmare con cura la marcia di avvicinamento a Tokyo 2020. Il destino dell’Italia del completo è appeso ad un filo.

E servirà davvero una squadra impeccabile per provare ad impensierire la fortissima Germania di Ingrid Klimke, piuttosto in crisi nella gara a squadre che vede attualmente avanti a tutti la Gran Bretagna, che non ha sbagliato nulla nel crosso country, chiudendo con 0.00 penalità e issandosi in vetta con 80.8 punti negativi davanti all’Irlanda (89.0 punti negativi) e la Francia (91.8).

La Klimke, intanto, detiene la prima posizione nella prova individuale, tenendosi dietro la britannica Rosalinde Carter e l’irlandese Sarah Ennis. La migliore degli italiani, invece, è Arianna Schivo, che in sella a Quefira de l’Ormeau occupa attualmente il 41° posto in classifica. Ed è difficile anche ipotizzare che la squadra italiana del completo possa davvero puntare ad un posto tra i migliori 6, dato che il campo degli avversari è agguerrito e la distanza supera i 40 punti, difficilmente rimontabili nel salto ostacoli.

Il rischio di incappare in una violenta ondata di maltempo ha indotto gli organizzatori a spostare la finale del completo a lunedì 17 settembre, lasciando libera la domenica per salvaguardare il benessere e la salute dei cavalli. Ma intanto la battaglia è già entrata pienamente nel vivo. E la Klimke, campionessa europea in carica, è consapevole di doversi guardare le spalle dal rientro delle britanniche e delle irlandesi, che sembrano poter contendere l’oro alla tedesca fino all’ultimo ostacolo.

La compagine italiana, infine, composta da Arianna Schivo su Quefira de l’Ormeau, Pietro Roman su Barraduff, Pietro Sandei su Rubis de Prere e Stefano Brecciaroli su Byrnesgrove First Diamond, cercherà di effettuare una clamorosa rimonta e tentare un colpaccio che sarebbe un traguardo eccezionale per un gruppo giovane ma già coeso e compatto più che mai.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: FISE

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