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Equitazione, Mondiali 2018: sogno Tokyo 2020 per l’Italia nel salto ostacoli. La squadra all’esame di maturità del quadriennio

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Un anno d’oro per rivedere la luce dopo decenni di buio. E poi altri otto mesi da protagonisti sul circuito internazionale con tanti risultati di prestigio all’attivo. Ed ora i World Equestrian Games 2018 di Tryon (USA) rappresentano l’occasione per consacrarsi definitivamente ad alti livelli e superare l’esame di maturità del quadriennio che conduce verso le Olimpiadi di Tokyo 2020. L’Italia è tornata da un anno e mezzo ai vertici mondiali del salto ostacoli, raggiungendo picchi finora inesplorati grazie alle prestazioni sublimi di Lorenzo De Luca e Alberto Zorzi, trascinatori di un movimento che sta scrivendo pagine indelebili di storia.

Zorzi non sarà a Tryon a causa dell’indisponibilità del suo destriero Fair Light van t Heike, ma l’Italia può comunque puntare su cinque atleti di grande spessore, tutti all’altezza di ben figurare al cospetto del parterre de rois che andrà a caccia delle medaglie iridate e, soprattutto, del pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Già, perché Tryon sarà il primo banco di prova per qualificarsi alla rassegna nipponica a Cinque Cerchi. E l’Italia può davvero giocarsi a pieno titolo le sue chance nella prova a squadre, che in questi anni ha visto gli azzurri ergersi in cima alle classifiche a più riprese.

Accanto a Lorenzo De Luca, che cavalcherà su Ensor de Litrange, Irenice Horta e Halifax van het Kluizebos, ci saranno Bruno Chimirri con Tower Mouche e Luca Marziani con Tokyo du Soleil, due specialisti delle gare dedicate alle squadre. A loro l’Italia affida le proprie carte per le medaglie ai Mondiali 2018 e per un piazzamento tra i migliori sei, che vale il pass olimpico con ampio anticipo. L’esperienza di Emanuele Gaudiano con Caspar 232 e di Pergiorgio Bucci con Driandria rappresentano, inoltre, due chiavi tattiche importanti per l’Italia, che punta a pescare il jolly negli Stati Uniti e magari puntare anche ad una strepitosa medaglia d’oro.

La gara a squadre, dunque, sarà il momento clou dei Mondiali e andrà in scena venerdì 21 settembre, ma l’Italia punta in alto anche nella gara individuale di domenica 23 settembre con Lorenzo De Luca, ex numero 2 del FEI ranking e detentore del GP del Piazza di Siena. Da lui gli appassionati italiani si attendono una prova di orgoglio e carattere. E chissà che non possa sfoderare il colpo letale per gli avversari, issandosi su un podio che assumerebbe contorni magici e darebbe linfa alle ambizioni di un gruppo che guarda a Tokyo con un sogno nel cassetto: conquistare una medaglia olimpica 40 anni dopo l’oro di Federico Roman e l’argento della squadra di completo a Mosca 1980. In fondo, l’Italia ha imparato a gestire al meglio la tensione dei grandi eventi. E una medaglia nella gara più importante è alla portata di questa squadra formidabile.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: GCT

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