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F1: a rischio il GP d’Italia a Monza. L’ACI: “Se non troviamo un accordo con Liberty, non possiamo andare oltre il 2019”

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Dopo il pesante “terremoto” che ieri ha fatto barcollare la candidatura italiana per ospitare le Olimpiadi Invernali del 2026, arriva un’altra doccia fredda per lo sport italiano ed in particolare per la Lombardia. Il rinnovo del contratto con Liberty Media per continuare ad ospitare il GP d’Italia a Monza dopo l’edizione del 2019 non è ancora stato raggiunto, e le parole che sono filtrate dopo l’incontro avvenuto ieri a Palazzo Lombardia tra le istituzioni locali proprietarie di parco e autodromo e dall’altra gli organizzatori e i gestori della pista non sono incoraggianti.

Abbiamo voluto informare le istituzioni che a queste condizioni non possiamo continuare: le entrate del botteghino non bastano a compensare le uscite e anche nel 2018 abbiamo accumulato un disavanzo di 11-12 milioni di euro. Se non troviamo un accordo con Liberty per cambiare le condizioni, non possiamo andare oltre il 2019, quando scadrà questo accordo che ovviamente intendiamo onorare sino in fondo” ha spiegato Angelo Sticchi Damiani, capo dell’Automobil Club d’Italia alla Gazzetta dello Sport.

Il presidente dell’ACI prosegue rilanciando il proprio desiderio di trovare un accordo per continuare ad ospitare il GP: “L’intenzione è quella di rinnovare l’impianto in vista del 2022. La F1 deve capire che per le regole dell’Unione Europea non sono consentiti gli aiuti di Stato, così si mettono a rischio i GP più antichi. Ho parlato con gli organizzatori di Silverstone, restano convinti che il 2019 sarà pure per loro l’ultimo anno.”





 

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