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F1, analisi qualifiche GP Singapore 2018: Lewis Hamilton trascina la Mercedes, la Red Bull attende la gara, la Ferrari prova a non mollare

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L’1:36.015 fatto segnare nella Q3 da Lewis Hamilton non sarà il suo miglior giro di sempre, ma non ci va molto lontano. Il campione del mondo in carica ha centrato una pole position che ha letteralmente dell’incredibile, dopo un fine settimana che lo aveva sempre visto rincorrere Ferrari e Red Bull. Oggi, invece, ancora una volta, la 79esima in carriera, ha conquistato la partenza al palo, ma con una prestazione ai limiti del possibile. La W09, fino a quel momento, era sempre sembrata leggermente indietro in fatto di potenza nei confronti della Ferrari e nel tratto misto confrontandola con la Red Bull.

In un attimo solo Hamilton ha messo tutto a posto, conquistando una pole di capitale importanza, che mette grande, enorme, pressione, a Sebastian Vettel, solamente terzo. La Ferrari ha sprecato in queste qualifiche, prima puntando alla strategia con le Ultrasoft nella Q2, quindi pasticciando troppo nei momenti decisivi. La SF71H dopo tre sessioni di libere da prima della classe, ha fatto un passo indietro. La vettura con il Cavallino Rampante domina nel primo tratto veloce, ma nel settore guidato cede diversi decimi nei confronti della Red Bull.

Già, la Red Bull, la grande sorpresa di giornata. Max Verstappen ha saputo issarsi in una meritata prima fila, grazie ad una RB14 che nel guidato è davvero eccezionale. Manca di potenza, ma questa non è una novità, ma ricordiamoci del passo gara che ha messo in mostra ieri. La scuderia di Milton Keynes è pronta alla zampata con l’olandese (Daniel Ricciardo, come Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas, sembra troppo indietro) con l’intenzione di sfruttare partenza e strategia.

La gara di Marina Bay, come è ben noto, è ricca di colpi di scena e sorpresa, da Safety Car al consumo delle gomme che, con le Hypersoft, dureranno davvero poco. Tutto è ancora in ballo e sarà da decidere, e, come detto, partenza e strategie faranno la differenza. Al via, come si è visto l’anno scorso, può accadere di tutto, e Sebastian Vettel tenterà il tutto per tutto per recuperare sul rivale diretto.

A quel punto scatterà la questione gomme. I tre top team hanno dimostrato di disporre di un passo pressochè simile ma la scelta dei pit stop sarà assolutamente l’ago della bilancia, La Mercedes sa che può sfruttare le sue amate gomme Soft per andare (forse) fino in fondo, mentre Red Bull e Ferrari saranno sulle due soste, con Ultrasoft e HyperSoft in chiusura. La gara di Marina Bay non è spettacolare solamente perchè si corre sotto la luce dei riflettori ma, anche, perchè è una delle più toste a livello fisico e per le vetture. Lewis Hamilton, dalla pole position, è il grande favorito, ma Verstappen e Vettel sono pronti a tutto. Le sorprese non mancheranno, statene certi.

 

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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